Oggi, lo stile vintage è sempre più apprezzato, specialmente per decorare le cucine!
Questo look si può ricreare facilmente se si selezionano i materiali e le nuance più adeguati e, naturalmente, se si procede alla pianificazione e al design dello spazio in modo corretto. In particolare, scegliendo un periodo di riferimento preciso (come gli anni Sessanta o Settanta, ad esempio), è possibile ottenere un buon risultato complessivo, selezionando complementi e accessori tipici di quell’epoca.
Per arredare una cucina in stile vintage è sufficiente prestare attenzione a pochi dettagli, i quali però, sono fondamentali per conferire alla stanza un look autentico. Non bisogna dimenticare che, quest’area domestica deve comunque risultare funzionale, pertanto, è bene dotarla di elettrodomestici innovativi e di piani di lavoro comodi da utilizzare.
Dalle mattonelle al legno, fino ad arrivare ai colori neutri e polverosi e agli scaffali a vista: scopriamo insieme quali sono alcuni degli elementi da utilizzare per trasformare una cucina standard in una zona cottura dal gusto rétro!
In questo articolo
- Cucina vintage: l’uso del legno e dei colori neutri
- Mattonelle per il pavimento e per le pareti
- Elettrodomestici dal sapore rétro
- Ristrutturare i mobili vecchi
Cucina vintage: l’uso del legno e dei colori neutri
All’interno di una cucina rétro non possono mai mancare gli elementi in legno, perfetti per creare un’atmosfera vintage e al contempo, uno spazio confortevole e accogliente.
In questo caso, il legno può essere inserito nell’ambiente utilizzando:
- le travi a vista;
- gli zoccolini, le boiserie e i rivestimenti (pannelli);
- gli arredi e gli accessori (come ad esempio un tavolo vintage, un lavello cucina in massello, delle credenze, dei taglieri e dei vassoi).
Se si desidera ottenere un’estetica vintage, è molto importante considerare l’idea di ristrutturare alcune delle parti strutturali o architettoniche dell’edificio, effettuandone, quando è possibile, un restauro conservativo. Ciò conferirà maggiore autenticità agli spazi.
Questo principio vale soprattutto se si ha a che fare con pareti in mattoni grezzi, caminetti in muratura, travi in legno, pavimenti in parquet e superfici piastrellate (con cementine e mattonelle in ceramica).
A volte, quando si acquista un vecchio immobile, al suo interno si trovano anche i lavelli con mobile integrato, fabbricati rispettivamente in pietra naturale e legno: in tali circostanze, è possibile rinnovarli senza modificarne l’aspetto originario.
Un altro dettaglio da non trascurare per creare una cucina vintage in piena regola, consiste nello scegliere toni neutri, tenui e polverosi, come il beige, il tortora, il bianco crema, il verde pastello, il marrone e il grigio caldo.
Bisogna però ricordare che ogni epoca ha la sua palette di colori: nel caso di una zona cottura ispirata agli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, ad esempio, è bene prevedere l’uso di nuance accese e originali, come il rosso, il giallo, l’arancione, il blu e il verde.
Per quanto riguarda invece, gli anni Ottanta e Novanta, occorre mettere da parte i colori primari, e puntare tutto sulle tonalità di rosa e di azzurro, alternate al marrone in varie gradazioni.
Mattonelle per il pavimento e per le pareti
Le mattonelle sono un’ottima soluzione per abbellire e decorare una cucina in stile vintage e soprattutto, rappresentano una buona alternativa al linoleum, un materiale utilizzato fino alla seconda metà del Novecento per realizzare i pavimenti.
Oltre ad impiegarle come rivestimenti per le pareti, le piastrelle possono essere usate anche per creare le pavimentazioni: in questo caso, è possibile posare elementi di dimensioni medie o molto grandi, realizzati in pietra naturale o gres porcellanato.
Ma quali caratteristiche devono avere le piastrelle in stile rétro? Ecco qualche idea:
- motivi floreali;
- fantasie terrazzo;
- tinta unita;
- pattern geometrici;
- finiture opache e lucide;
- posa a scacchiera;
- texture materiche.
Per quanto riguarda invece, il rivestimento dei muri e del backsplash della cucina, si può optare per mattonelle più piccole, come ad esempio, i tradizionali mattoncini bianchi smaltati (sistemati in orizzontale), le cementine esagonali e le maioliche.
Elettrodomestici dal sapore rétro
Inserire degli elettrodomestici vintage all’interno di una cucina consente di ottenere fin da subito un’estetica rétro. Attenzione però: ciò non significa che sia per forza necessario comprare apparecchi usati, i quali non sono facilmente reperibili e soprattutto, non risultano funzionali ed efficienti.
Presso i produttori specializzati, è possibile acquistare modelli tecnologici caratterizzati da un look rétro, dato dalle forme arrotondate, dai colori pastello e da maniglie, manopole e parti cromate.
Tra i brand più noti che producono ancora elettrodomestici in stile vintage, vi sono:
- Smeg;
- Ariete;
- Electrolux;
- KitchenAid.
Questi dispositivi sono dei veri e propri pezzi di design, pertanto, hanno un costo leggermente più alto rispetto ai tradizionali elettrodomestici.
Ristrutturare i mobili vecchi
Arredare una cucina vintage può essere un’esperienza molto divertente se si sceglie di utilizzare dei mobili usati da ristrutturare e abbellire con un tocco personale. Gli armadietti, le credenze e le madie da inserire all’interno della stanza, possono essere acquistati al mercatino o sulle aste online, e in seguito, rimodernati con piccoli lavori di fai da te.
Scegliere quale tipologia di intervento effettuare sui complementi, è un dettaglio molto importante da valutare. Naturalmente, prima di lavorare sull’estetica di un mobile, è opportuno verificare la presenza di parti divelte da sostituire, fori da stuccare ed eventuali infestazioni da tarli, insetti e funghi. In quest’ultima circostanza, bisogna svolgere dei trattamenti insetticidi, fungicidi e antitarlo specifici.
Ecco quali sono le principali operazioni da svolgere per rinnovare l’aspetto di un mobile:
- carteggiatura, perfetta per eliminare la vecchia vernice e gli strati di materiale rovinato;
- verniciatura, ideale per dare un nuovo look agli arredi;
- posa dell’impregnante, un ottimo prodotto per rinnovare l’estetica del legno e cambiarne il colore;
- applicazione di pomelli e maniglie vintage;
- installazione di fregi artistici;
- realizzazione di decoupage per l’interno e l’esterno dei cassetti;
- decapaggio, una tecnica adatta per chi desidera donare ad un mobile un aspetto usurato e grezzo.
Bisogna ricordare infine, che, in alcuni casi, il relooking di un arredo non è completo senza la posa di un prodotto protettivo, come ad esempio, il flatting.