La verifica della stabilità degli edifici è fondamentale per valutare la sicurezza e l'integrità strutturale di un immobile, in modo da stabilire la sua durabilità. Questa verifica è richiesta in diversi contesti, come durante le ristrutturazioni, in presenza di segni di cedimento o deformazioni, ma anche nei casi in cui l'edificio abbia superato una certa età.
Una corretta valutazione della stabilità di un edificio è indispensabile non solo per prevenire rischi strutturali, ma anche per rispettare le normative vigenti in materia di sicurezza.
Grazie a una serie di controlli approfonditi condotti da professionisti specializzati, è possibile identificare eventuali problemi strutturali ed intervenire tempestivamente per risolverli.
Se hai dubbi sulla struttura del tuo edificio è il caso di contattare un tecnico esperto per eseguire una verifica della stabilità.
Di seguito vediamo cosa c’è da sapere riguardo alla verifica della stabilità degli edifici, quali sono i professionisti coinvolti ed i passaggi da eseguire.
In questo articolo
- Quali sono i contenuti del certificato di idoneità statica?
- Chi verifica la stabilità di un edificio?
- Quali sono le verifiche da eseguire?
Quali sono i contenuti del certificato di idoneità statica?
Il certificato di idoneità statica (CIS) è il documento che attesta che un edificio ha superato le verifiche necessarie a garantirne la stabilità. Se i requisiti non vengono soddisfatti può essere necessario demolire l’edificio.
Il CIS è uno strumento essenziale per garantire la sicurezza statica di un immobile, specialmente in edifici più vecchi o in quelli situati in aree soggette a rischio sismico.
L'obiettivo principale di questo controllo è quello di assicurare che l'edificio sia in grado di resistere alle sollecitazioni derivanti dal peso stesso della struttura, dagli agenti atmosferici e dai terremoti.
In Italia, questa verifica è obbligatoria in molte situazioni, soprattutto per edifici costruiti molti anni fa o in aree a rischio sismico. Il CIS può essere richiesto anche per edifici che sono stati costruiti senza permessi o non in possesso del certificato di collaudo, oppure per edifici che hanno subito modifiche strutturali senza un adeguato controllo tecnico. È un documento fondamentale per ottenere l'agibilità di un edificio, un requisito imprescindibile per l'abitabilità.
In alcune regioni italiane, come in Lombardia, è obbligatorio per edifici costruiti da oltre 50 anni.
Inoltre, recenti normative, come il Decreto Salva Casa, hanno introdotto nuove misure per regolarizzare edifici abusivi o non conformi alle norme vigenti per difformità minori, richiamando l’attenzione sulla Certificazione di Idoneità Statica.
Il certificato contiene informazioni dettagliate sulle condizioni strutturali dell'edificio e sui controlli eseguiti. Ecco cosa si può trovare al suo interno:
- Dati identificativi dell'edificio: questi includono l'ubicazione, l'anno di costruzione e una descrizione generale della struttura.
- Indagini sui materiali: condotte dal tecnico incaricato che raccoglie dati sulla qualità e la resistenza dei materiali utilizzati nella costruzione, come il calcestruzzo, l'acciaio o i materiali usati per le murature.
- Dettagli costruttivi: vengono riportati i dettagli relativi alla tessitura delle pareti, agli ammorsamenti (la connessione tra le varie parti della struttura) e alla presenza di elementi di rinforzo, come cordoli o pilastri.
- Verifica delle fondazioni: per garantire la stabilità di un edificio, è essenziale che le fondazioni siano adeguate a sostenere il peso della struttura. Nel caso di modifiche strutturali, come sopraelevazioni, è obbligatorio verificare che le fondazioni esistenti siano sufficienti a sopportare i carichi aggiuntivi.
- Verifica sismica: se l'edificio si trova in una zona sismica, il certificato deve attestare che la struttura è in grado di resistere ai terremoti, secondo le norme vigenti al momento della costruzione o di eventuali modifiche.
Chi verifica la stabilità di un edificio?
Ma chi si occupa di eseguire la verifica della stabilità di un edificio e come si svolge il processo?
La verifica della stabilità di un edificio può essere eseguita solo da figure tecniche abilitate ed in possesso delle competenze necessarie per valutare la sicurezza strutturale di un immobile. Il ruolo di questi professionisti è fondamentale per garantire che le verifiche siano condotte in modo accurato e che l'edificio rispetti le normative vigenti. Tra questi troviamo:
Ingegneri strutturali
Sono i principali professionisti incaricati di eseguire la verifica. Grazie alla loro formazione e competenze tecniche, sono in grado di valutare la resistenza dei materiali, l'integrità delle strutture e la sicurezza delle fondazioni. Gli ingegneri strutturali eseguono analisi dettagliate sulle condizioni dell'immobile e sono responsabili della valutazione delle sue capacità portanti.
Architetti
Anche gli architetti possono essere coinvolti nella verifica della stabilità degli edifici, soprattutto se hanno competenze specifiche in ambito strutturale. Spesso lavorano in sinergia con ingegneri per effettuare valutazioni complete sulla stabilità e la sicurezza dell'immobile.
Geometri
In alcuni casi, i geometri possono essere incaricati di eseguire sopralluoghi preliminari per individuare eventuali problemi strutturali. Tuttavia, in caso di necessità di verifiche più approfondite, sarà necessario rivolgersi a un ingegnere o architetto abilitato.
Esperti in valutazione del rischio sismico
Nelle aree a rischio sismico, ci si può avvalere di una figura specifica, con una conoscenza approfondita delle normative antisismiche, ovvero l’esperto nella valutazione del rischio sismico, che si occupa di valutare l'idoneità dell'edificio a resistere alle sollecitazioni di un eventuale terremoto.
Quali sono le verifiche da eseguire?
La verifica della stabilità degli edifici prevede una serie di controlli e test per accertare la resistenza e la sicurezza della struttura. Ogni verifica viene eseguita con l'obiettivo di garantire che l'edificio sia sicuro per gli occupanti, ma anche che sia conforme alle normative vigenti.
Le verifiche necessarie per accertare la stabilità di un edificio variano a seconda delle condizioni della costruzione e della sua ubicazione.
Se vengono individuati problemi, il tecnico può suggere degli interventi per risolverli e rendere l'immobile in condizioni di sicurezza.
Tra le verifiche che un tecnico deve eseguire per valutare la struttura di un edificio:
Analisi globale dell’edificio
Il primo passo consiste nell'acquisire e analizzare i progetti originali dell'edificio. Se tali documenti non sono disponibili, il tecnico dovrà eseguire rilievi sul posto per ricostruire una mappa dettagliata della struttura. Questo include non solo la pianta e la disposizione delle stanze, ma anche il tipo di fondazioni, le pareti portanti e gli eventuali rinforzi strutturali.
Indagini sui materiali
È essenziale verificare la qualità e la resistenza dei materiali utilizzati. Per farlo, vengono eseguite delle prove specifiche sui campioni di calcestruzzo, acciaio o altri materiali da costruzione. Queste prove permettono di stabilire se i materiali sono ancora in grado di garantire la stabilità dell'edificio, o se necessitano di essere sostituiti o rinforzati.
Se l'edificio presenta segni di degrado o cedimento, il tecnico può decidere di eseguire dei test sui materiali. Questi test possono includere:
- Prove distruttive: prelievo di campioni di calcestruzzo o muratura da sottoporre a test di compressione per valutarne la resistenza.
- Prove non distruttive: come l'uso di ultrasoni, raggi X o sclerometro per valutare la qualità dei materiali senza danneggiare la struttura.
Verifica delle fondazioni
Le fondazioni rappresentano il cuore della stabilità di un edificio. Durante questa fase, viene accertato se le fondazioni esistenti siano in grado di sopportare il carico della struttura attuale e, nel caso di modifiche strutturali come una sopraelevazione, se siano sufficienti per reggere il peso aggiuntivo.
Verifica dei carichi
Dopo aver condotto tutti i rilievi viene eseguita un'analisi dettagliata per verificare se l'edificio è in grado di sopportare i carichi statici e dinamici a cui è sottoposto. Questi carichi includono il peso della struttura stessa, dei mobili, delle persone che la abitano e dei fenomeni atmosferici come il vento o la neve.
Valutazione sismica
Nelle zone sismiche, in caso di ristrutturazioni o nuove costruzioni è obbligatoria la verifica della resistenza dell'edificio ai terremoti. Questa verifica include l'analisi delle sollecitazioni sismiche, indagini geotecniche e prove sui materiali.
L'adeguamento sismico può comportare l'installazione di nuovi sistemi di rinforzo, come i cordoli di cemento armato o l'uso di materiali antisismici.
Monitoraggio continuo
In alcuni casi, il tecnico può decidere di installare strumenti di monitoraggio per rilevare eventuali deformazioni o movimenti dell'edificio nel tempo. Questo tipo di monitoraggio è particolarmente utile negli edifici storici o in quelli che mostrano segni di cedimento come crepe importanti o deformazioni.