Quando si acquista una vecchia abitazione, uno dei primi interventi da effettuare, escluso il rifacimento degli impianti, del tetto e delle parti in muratura, è quello relativo alla ristrutturazione delle pareti. Si tratta di un procedimento da eseguire per migliorare l'estetica dei muri e che deve essere svolto non prima di aver risolto eventuali problematiche strutturali dell'immobile.
Ma perché occorre intervenire sull'aspetto delle pareti? Il motivo è molto semplice: spesso, soprattutto all'interno delle abitazioni realizzate negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, sono presenti muri con finiture particolari, dette a buccia d'arancia o effetto a bucciato, caratterizzate da piccoli granuli in rilievo che non sono stati appositamente levigati.
Vediamo insieme qui di seguito, quali sono i passaggi da effettuare per eliminare l'effetto bucciato dalle pareti e dai soffitti.
In questo articolo
- Perché eliminare l’intonaco a buccia d'arancia
- Preparazione della stanza
- Rimozione dei granuli
- Verniciatura
Perché eliminare l’intonaco a buccia d'arancia
Tale tipologia di intonaco rustico, oltre ad essere obsoleta, non rappresenta la miglior soluzione per mantenere una casa pulita e ordinata, poiché, nel caso in cui si sporchi, non basta una semplice verniciatura per ripristinare l'aspetto originale.
Inoltre, il rilievo dei granuli fa sì che la parete trattenga una grande quantità di polvere e sporcizia: ciò, oltre a non essere igienico, ha come conseguenza una costante manutenzione e pulizia dei muri.
Il granatino è un intonaco piuttosto grezzo e, nonostante sia ancora apprezzato da molti, si può definire ormai superato. Può tuttavia essere impiegato per decorare le pareti dei locali arredati in stile "rustrial", la nuova tendenza di questi ultimi anni. In genere, oggi, se si desidera conferire ai muri un aspetto più rustico, vengono utilizzati intonaci materici come il tonachino e i prodotti a base di calce.
Per rimuovere i muri decorati con l'intonaco a buccia d'arancia è necessario svolgere procedimenti specifici e piuttosto complessi. Proprio per tale motivo, è opportuno affidarsi ad un professionista del settore.
Preparazione della stanza
Prima di iniziare con le varie fasi di rimozione dell'intonaco a buccia d'arancia, è necessario preparare il locale per il trattamento delle pareti, svuotando completamente la stanza e stendendo ed incollando sul pavimento, sulle porte e sugli infissi, le apposite pellicole protettive idrorepellenti.
Un altro passaggio fondamentale consiste nel coprire adeguatamente le prese, gli interruttori della luce e le maniglie delle porte con del nastro adesivo, in modo da non sporcarli o rovinarli durante i lavori.
Rimozione dei granuli
Per far sì che i piccoli granelli in rilievo vengano eliminati completamente dai muri, è necessario bagnare le pareti con dell'acqua e in seguito, raschiarle con uno strumento specifico. Per quest'ultima operazione è possibile utilizzare attrezzi come raschietti, lame in acciaio o spatole in plastica dura.
Il passaggio successivo consiste nella carteggiatura della superficie e nell'eliminazione della polvere prodotta in eccesso. Potete svolgere tale mansione utilizzando una macchina carteggiatrice oppure levigando il tutto a mano.
Dopo aver effettuato questo tipo di intervento si può iniziare con la rasatura, processo che consentirà di ottenere muri lisci e privi di imperfezioni, pronti per essere verniciati o rivestiti. Per rasare una parete occorre impiegare composti come il grassello di calce, lo stucco o gli intonaci rasanti. Una volta pronte le miscele è necessario stenderle uniformemente sui muri per mezzo di una spatola apposita e verificare che lo strato applicato sia omogeneo e privo di fori o difetti.
Verniciatura
Quando i lavori di rimozione dell'intonaco a buccia d'arancia sono finalmente terminati, occorre preparare le pareti per la verniciatura, applicando un primer trasparente o colorato in base al tipo di pittura che si utilizzerà in seguito. Una volta stesi due o tre strati di vernice è opportuno fare asciugare il tutto e, a seconda delle esigenze, dipingere nuovamente i muri o concludere gli interventi con l'applicazione del flatting o dei rivestimenti scelti.