I contatori individuali per i riscaldamenti centralizzati, conosciuti anche come "contabilizzatori di calore" o "contatori di energia termica", sono dispositivi utilizzati per misurare e registrare il consumo individuale di calore in un sistema di riscaldamento centralizzato. In un impianto di quest’ultimo tipo, l'energia termica viene prodotta centralmente e distribuita a più utenti attraverso una rete di tubature.
Di seguito vi spiegheremo meglio cosa sono i contatori di riscaldamento individuali, quando devono essere installati e vi introdurremo brevemente come funzionano tali dispositivi... Restate con noi!
In questo articolo
- Quando è obbligatorio installare i contatori di riscaldamento individuali?
- Quali edifici devono installare contatori individuali?
- Quali edifici non devono installare contatori individuali?
- Come funzionano i contatori individuali?
- Quali sono i vantaggi dei contatori individuali?
L'uso dei contatori individuali permette di registrare precisamente la quantità di calore consumata da ciascun utente, consentendo così una fatturazione più equa rispetto ad altri sistemi. Infatti, gli utenti pagheranno solo per l'energia termica effettivamente consumata, e non invece una quota fissa.
Vantaggi interessanti, vero? Se volete saperne di più sui contatori di riscaldamento individuali, continuate a leggere: vi raccontiamo tutto quello che volete sapere!
Quando è obbligatorio installare i contatori di riscaldamento individuali?
In Italia, l'installazione dei contatori individuali per i consumi di riscaldamento è regolamentata dalla normativa nazionale, in particolare dal Decreto Legislativo 102/2014.
Stando alla normativa, gli edifici che ospitano più unità immobiliari devono essere adeguati entro il 31 dicembre 2016, installando contatori di calore individuali o altri dispositivi di regolazione del consumo di calore.
Quali edifici devono installare contatori individuali?
In base al Decreto Legislativo già menzionato nella sezione precedente, gli edifici soggetti all'obbligo di installare contatori individuali sono principalmente quelli dotati di impianti centralizzati di riscaldamento.
Di seguito, alcuni esempi di edifici interessati all'adempimento:
-
Nuove costruzioni e ristrutturazioni importanti che dispongono di impianti centralizzati di riscaldamento, sono soggette all'obbligo di installare contatori di calore individuali o altri dispositivi di regolazione del consumo di calore.
-
Edifici esistenti con impianti centralizzati di riscaldamento che ospitano più unità immobiliari, devono attenersi all'installazione di contatori individuali (entro la specifica data di cui sopra).
Tuttavia, esistono delle eccezioni. Scopriamole insieme!
Quali edifici non devono installare contatori individuali?
In Italia, sempre secondo il decreto legislativo corrispondente, sono previste eccezioni e alternative per determinate categorie di edifici nei quali l'installazione dei contatori individuali potrebbe essere praticamente impossibile, straordinariamente dispendiosa in termini economici o non giustificata.
I casi in cui potrebbe non essere obbligatoria l'installazione di contatori individuali sono rappresentati da:
-
Edifici storici e monumentali. Nel caso in cui l'intervento di installazione possa compromettere in modo significativo l'integrità architettonica del palazzo o dell'edificio in questione, questi potrebbero essere esentati dall'obbligo di installazione dei contatori individuali.
-
Edifici industriali o artigianali. Alcune di queste strutture potrebbero essere escluse dall'obbligo di installazione in questione.
-
Casi di impossibilità tecnica o costi eccessivi. Infine, se l'installazione dei contatori risultasse impraticabile o comporterebbe costi sproporzionati rispetto ai vantaggi attesi, potrebbero essere attuate soluzioni alternative o esenzioni. Queste possono variare in base alle normative locali e alle specifiche circostanze dell'edificio.
Come funzionano i contatori individuali?
Questi dispositivi, come già accennato, monitorano e registrano il consumo di calore per ciascuna unità abitativa o aziendale. Il loro funzionamento può variare a seconda del tipo di contatore, ma il concetto alla base è simile per tutti. Di seguito una spiegazione generale di come funzionano i contatori individuali.
1. Un contatore individuale si trova sul sistema di distribuzione del calore, spesso sui radiatori o su altri dispositivi di riscaldamento all'interno dell'unità e, quando il riscaldamento è attivo, il contatore misura il flusso di calore che interessa il dispositivo.
2. I contatori di calore utilizzano dei sensori per misurare anche la differenza di temperatura tra l'acqua che entra e quella che esce dal sistema di riscaldamento.
3. Rifacendosi ai dati raccolti sulla differenza di temperatura, il contatore calcola la quantità di calore consumata in kilocalorie o kilojoule.
4. I contatori possono registrare i dati di consumo nel tempo, permettendo così a chi ne usufruisce, di monitorare il proprio utilizzo di calore. Tali valori sono visibili su display digitali presenti nello stesso contatore o su monitor simili.
Quali sono i vantaggi dei contatori individuali?
I vantaggi dell'installazione di questi dispositivi superano di gran lunga gli svantaggi. In effetti, gli svantaggi sono solo due: l'investimento necessario e la scomodità dell'installazione (che è minima). Tuttavia, questi "contro" sono di gran lunga superati dai "pro" che vi illustriamo:
-
Risparmio energetico. Il risparmio medio di circa il 25% sulle bollette del riscaldamento rappresenta un motivo in più per optare per la condivisione dei costi.
-
Rapido ritorno dell'investimento. In soli 4 anni si recupera il denaro investito nell'installazione dei contatori individuali o dei ripartitori di costi. Se uno studio precedente dimostra che non è così, la proprietà sarà esonerata dall'obbligo di installarli.
-
Ripartizione equilibrata dei costi. D'ora in poi, una volta installati i contatori individuali, ogni utente pagherà per il riscaldamento che consuma, invece di dividere i costi tra tutti i consumatori. Ciò implica una distribuzione più equa.