Bruno Munari (1907-1998) è un designer eclettico, capace di eccellere in vari ambiti delle arti visive, così come altre forme espressive quali la poesia e la didattica. Attraverso il suo lavoro ed i suoi scritti ha contribuito a delineare la figura del designer, un progettista che non si occupa di una disciplina prettamente estetica, come troppo spesso è erroneamente considerato, ma di un complesso lavoro che è fatto di ricerca e capacità di risolvere i problemi.
Seguendo gli insegnamenti di Bruno Munari, ognuno può diventare il designer della propria casa: ecco 5 consigli imperdibili!
In questo articolo
- 1. Il lusso non è design
- 2. Eliminare il superfluo
- 3. Come arredare gli spazi piccoli
- 4. Dare ai ragazzi l'idea di uno spazio proprio
- 5. Stimolare tutti i sensi
1. Il lusso non è design
Per Munari il lusso è il trionfo dell’apparenza sulla sostanza, qualcosa che ha a che fare soltanto con l’estetica e che si manifesta attraverso l’uso sbagliato di materiali costosi, la cui funzione non è quella di migliorare la vivibilità di uno spazio, bensì, di arricchirlo, fungendo esclusivamente da elemento decorativo.
2. Eliminare il superfluo
Nel suo lavoro di ricerca, Munari ha analizzato una serie di oggetti di uso quotidiano di cui non si conosce l’ideatore, i quali sono progettatati in modo ottimale, poiché svolgono la loro funzione al meglio. Su questi oggetti è stato fatto un lavoro di semplificazione, per renderli pratici e al contempo, minimal. Con la stessa logica, è possibile scegliere gli elementi d’arredo, considerando la loro funzionalità, ed evitando quelli non necessari.
3. Come arredare gli spazi piccoli
In occasione della Triennale del 1968, Munari si occupa della progettazione di uno spazio minimo abitabile. Elabora quindi una soluzione adatta ai locali di pochi metri quadrati.
Si tratta di un progetto perfetto da applicare a monolocali e piccoli appartamenti, ma può essere adattato anche a superfici più estese.
4. Dare ai ragazzi l'idea di uno spazio proprio
Munari ha realizzato anche un progetto pensato per organizzare al meglio la camera dei ragazzi: si tratta di "Abitacolo", un complemento d'arredo dotato di letto e di vari accessori, come mensole ed una scrivania, tutto in uno. Questo mobile, che pesa 51 kg, è completamente personalizzabile a seconda delle esigenze.
Prendendo spunto dalla creazione di Munari, progettare le camerette per bambini e ragazzi sarà molto più semplice!
5. Stimolare tutti i sensi
La sensorialità è un concetto chiave nell’opera di Munari. La progettazione degli ambienti interni infatti, deve tenere conto di tutti i sensi umani. La vista è il primo ad essere considerato, ma è molto più importante prestare attenzione ad altre qualità ambientali, come ad esempio, l'acustica. Non serve avere uno spazio esteticamente curato, se non si provvede a realizzare un buon isolamento acustico.
Fondamentali sono anche l’olfatto (no ai cattivi odori prodotti in cucina!) ed il tatto: è necessario scegliere tessili e rivestimenti adatti alle proprie esigenze, che siano comodi e risultino piacevoli da manipolare.
6 anni fa
Terrò presente queste indicazioni per la casa che andrò ad abitare.Le idee espresse sono le mie