Le detrazioni fiscali costituiscono un importante incentivo per affrontare la ristrutturazione della propria casa o di una sua parte. Con l'introduzione del superbonus 110% l'idea di usufruire delle agevolazioni statali per migliorare il proprio ambiente di vita, sia in residenze private che in condominio, è diventata ancora più appetibile. Inoltre, opzioni come la cessione del credito e lo sconto in fattura ampliano la platea di destinatari a cui l'incentivo si rivolge. Le normative e le modalità attuative rischiano però di essere poco chiare per chi vorrebbe usufruirne.
Facciamo dunque chiarezza sulle principali questioni fiscali e burocratiche relative al superbonus 110%.
In questo articolo
- Identikit del superbonus 110
- Chi può richiedere il superbonus al 110%
- Quali sono gli interventi trainanti e quali gli interventi trainati
- Documentazioni da presentare
- Le opzioni per la cessione del credito o lo sconto in fattura
Identikit del superbonus 110
Il superbonus è un'agevolazione a cui si può avere accesso se si eseguono particolari lavori di ristrutturazione, ovvero:
- interventi per il miglioramento dell'efficienza energetica;
- interventi per la riduzione del rischio sismico;
- installazione di impianti solari e fotovoltaici;
- installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Per poter ottenere l'incentivo è necessario realizzare almeno uno degli interventi identificato come "trainante" a cui è possibile aggiungere altri interventi "trainati".
Si tratta di una detrazione fiscale sull'IRPEF e viene resa al contribuente sotto forma di 5 quote annuali di pari importo. Per le spese sostenute nel 2022 invece viene ripartita equamente in 4 quote annuali. Se spetta a più soggetti la detrazione viene suddivisa in parti uguali tra gli aventi diritto.
La normativa di riferimento è contenuta negli articoli 119 e 121 del decreto-legge n. 34 del 2020, più noto come Decreto Rilancio, ma successivamente sono stati prodotti diversi approfondimenti dall'Agenzia delle Entrate attraverso FAQ, circolari e provvedimenti per chiarire molti aspetti che potevano destare dubbi.
Chi può richiedere il superbonus al 110%
Il superbonus può essere richiesto dal proprietario di un immobile o da chiunque abbia diritti su di esso (familiari del proprietario, nudo proprietario, usufruttuario, inquilino, comodatario, futuro acquirente se c’è un compromesso avviato). Può essere richiesto da persone fisiche ma non per l'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, anche per edifici composti da più unità immobiliari (da 2 a 4) accatastate distintamente.
Anche i condomìni, gli istituti autonomi case popolari (Iacp), le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, le onlus, leassociazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale hanno diritto al superbonus 110%.
Ci sono sostanziali distinzioni tra la tipologia di immobili. Per unità immobiliari indipendenti possedute da persone fisiche il superbonus si applica per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022.
Per condomìni o parti comuni di edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche, sono valide le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2022. La condizione per avere il limite a fine anno è aver realizzato almeno il 60% dell’intervento alla data del 30 giugno 2022.
Quali sono gli interventi trainanti e quali gli interventi trainati
Gli interventi trainanti sono quelli che danno diritto al superbonus. Rientrano in questa categoria:
- interventi di isolamento termico sugli involucri;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
- interventi antisismici.
Gli interventi trainati, invece sono tutti quegli interventi che possono usufruire del superbonus solo se eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi trainanti e che sono inclusi in una delle seguenti categorie:
- interventi di efficientamento energetico;
- installazione di impianti solari fotovoltaici;
- infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici;
- interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.
Un importante requisito che l’immobile deve conseguire attraverso gli interventi per ottenere il superbonus è il miglioramento di almeno due classi energetiche, da dimostrare attraverso APE convenzionale ante e post intervento.
Considerata la complessità dal punto di vista burocratico, affidarsi all'aiuto di un tecnico può aiutare a comprendere meglio se è possibile ottenere l'incentivo al 110% per i lavori da realizzare e quali sono i documenti da produrre.
Documentazioni da presentare
A seconda della tipologia di interventi, per poter avere accesso al superbonus al 110% è necessario presentare specifici documenti per certificare il rispetto dei requisiti tecnici necessari e la congruità delle spese sostenute. I documenti sono:
- visto di conformità relativo ai dati, rilasciati da un CAF o da un intermediario abilitato;
- asseverazione tecnica per interventi di miglioramento dell'efficienza energetica rilasciata da un tecnico abilitato ed inviata a ENEA;
- asseverazione tecnica per interventi di riduzione del rischio sismico, rilasciata da un professionista.
Le opzioni per la cessione del credito o lo sconto in fattura
Un'importante novità che il lancio del superbonus 110% ha portato con sé rispetto alle modalità previste per usufruire dei bonus casa già attivi è l'aggiunta di opzioni che sostituiscono la fruizione diretta della detrazione. Le nuove modalità si applicano anche quando si ha diritto a detrazioni come bonus ristrutturazioni, ecobonus e sismabonus nelle percentuali d'origine.
Una delle nuove opzioni è la possibilità di cedere a terzi il credito di imposta spettante. Possono essere fornitori di beni e servizi, istituti di credito ed intermediari finanziari oppure altri soggetti come persone fisiche, imprese, società ed enti.
La seconda modalità consiste in un contributo anticipato sotto forma di sconto in fattura che si può ottenere dai fornitori di beni o servizi relativi agli interventi realizzati.
Per poter usufruire di una delle due opzioni è necessario effettuare una comunicazione per via telematica utilizzando l'apposito modello predisposto dell'Agenzia delle Entrate. Tale comunicazione deve essere inviata dal soggetto che rilascia il visto di conformità entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.
3 anni fa
Salve,
È possibile sapere se la sostituzione di infissi e oscuranti è compresa nella detrazione del superbonus 110%?