L'edilizia è sempre più orientata verso la sostenibilità e l'interesse verso questo tipo di costruzioni è in crescita. L'adozione dei Criteri Ambientali Minimi (Cam) per le nuove costruzioni richiede competenze specializzate ed anche i protocolli di certificazione ambientale degli edifici sono sempre più diffusi.
Inoltre, in questo quadro, la possibilità di ottenere una certificazione professionale che indica capacità specifiche nella progettazione di edifici sostenibili risulta molto interessante e spendibile.
In questo articolo
- Progettare sostenibile
- La sostenibilità entra nell’edilizia privata
- Una nuova certificazione professionale
- Perché conseguire la certificazione di Esperto in Edilizia Sostenibile
Progettare sostenibile
Una costruzione si può dire ecosostenibile non solo quando consente di ottenere un risparmio energetico notevole, ma anche se progettata in maniera tale da contenere l'impatto sull'ambiente ed offrire al tempo stesso un alto livello di comfort abitativo.
Attualmente, ci sono una serie di protocolli a cui aderire per certificare la sostenibilità ambientale degli edifici, quali Protocollo Itaca, CasaClima Nature, Leed oppure Breeam. Si tratta di protocolli volontari che vanno a costituire un valore aggiunto oltre che a certificare le dimensioni dell'impatto delle costruzioni sull'ecosistema circostante, in maniera diretta o indiretta.
Ogni differente certificazione si basa su un'analisi delle caratteristiche dell'edificio dal punto di vista architettonico ed impiantistico. Per ogni soluzione adottava viene dato un punteggio ed il totale indica il livello di sostenibilità all'interno della scala determinata da uno specifico ente.
Un edificio dotato di certificazione della sostenibilità ambientale risulta appetibile sul mercato ed è una dotazione richiesta e riconosciuta da chi acquista un appartamento o una casa di nuova costruzione.
La sostenibilità entra nell’edilizia privata
Fino a poco tempo fa la sostenibilità degli edifici riguardava soprattutto gli edifici pubblici.
L’introduzione del superbonus 110% sugli interventi che interessano l’involucro degli edifici residenziali ha reso obbligatorio l’impiego di materiali isolanti a basso impatto ambientale.
Devono infatti rispettare i CAM, i Criteri minimi ambientali definiti attraverso il decreto del 2017 del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare che ne attestano la sostenibilità e l’efficienza dal punto di vista energetico.
Una nuova certificazione professionale
È importante anche che i progettisti e costruttori siano consapevoli del loro contributo nella sostenibilità delle costruzioni.
A partire da ottobre 2020 è stata istituita la prima certificazione tutta italiana di "Esperto in edilizia sostenibile" destinata a riconoscere in maniera ufficiale l'impegno di professionisti che operano nel settore della sostenibilità ambientale in edilizia e che utilizzano i protocolli CasaClima e Itaca.
Dopo uno specifico percorso di formazione ed il superamento di un esame, viene rilasciata la certificazione che rispetta lo standard Uni Cei En Iso/Iec 17024.
Tre i livelli che è possibile conseguire. Si parte dal livello "Base", accessibile per tutti i professionisti, segue il livello Avanzato, riservato a professionisti in possesso del titolo di ispettore Itaca o di consulente energetico CasaClima, mentre per il livello Master è necessario possedere entrambi i titoli.
L'ente che rilascia la certificazione EES è l'Agenzia Certing, specializzata in certificazioni di competenze per l'ingegnere creata dalla Fondazione Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
Perché conseguire la certificazione di Esperto in Edilizia Sostenibile
Acquisire una certificazione è un modo per mostrare una specifica area di competenza, non c'è nessun obbligo ma è un'opzione da valutare per aprirsi nuove strade. Può essere infatti occasione per mettersi in gioco in un'ambito diverso rispetto a quello abituale ed avere accesso a nuove possibilità lavorative. Inoltre, il possesso di un attestato genera maggiore fiducia nei committenti.