Da qualche anno i bonus casa danno l'opportunità di rinnovare l'interno o l'esterno della propria abitazione a costi ridotti grazie alla maggiore detrazione Irpef. Per il 2022 ci sono diverse novità rispetto al passato per effetto dell'ultima legge di Bilancio che ne stabilisce modalità ed entità.
I diversi bonus casa sono agevolazioni fiscali per i lavori realizzati che si differenziano per le percentuali, gli importi massimi agevolati e le tempistiche per ottenerli.
Naturalmente le spese devono essere tracciabili, riportare il codice fiscale del proprietario dell'immobile e vanno conservate tutte le ricevute d'acquisto.
La cessione del credito a terzi o l'opzione dello sconto in fattura sono previste per quasi tutti i bonus casa, tranne per alcuni di essi.
Se stai pensando si fare dei lavori in casa nel 2022 ecco tutto quello che devi sapere.
In questo articolo
- Superbonus 110%
- Bonus ristrutturazione edilizia
- Bonus facciate
- Bonus barriere architettoniche
- Bonus verde
- Bonus mobili
- Bonus idrico
Superbonus 110%
Introdotto nel 2020 con il decreto Rilancio, il Superbonus 110% è la più allettante tra le agevolazioni fiscali per quanto riguarda le ristrutturazioni. A partire dal 2022 sarà in vigore in modo differenziato a seconda dei casi. Vale la pena dunque accelerare le pratiche per realizzare i lavori sulla propria proprietà e poter usufruire del massimo della detrazione.
La detrazione maggiorata è riservata ad interventi che migliorano l’efficienza energetica come isolamento termico, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale (ecobonus) o che riducono il rischio sismico degli edifici (sismabonus). A questi interventi "trainanti" se ne possono abbinare altri "trainati" come l'installazione di impianti fotovoltaici o di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici usufruendo degli stessi benefici.
Si può accedere al superbonus 110% per interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti oppure per lavori eseguiti sulle parti comuni di edifici condominiali.
I condomini e le persone fisiche possono usufruire del superbonus fino al 31 dicembre 2025 per gli interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari accatastate distintamente con percentuali che vanno a scalare nel tempo. Fino al 31 dicembre 2023 si conferma il superbonus al 110%, progressivamente però l'agevolazione avrà percentuali più basse. Passerà a 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025.
Per gli interventi effettuati da persone fisiche sugli edifici unifamiliari il superbonus rimane al 110% solo fino al 31 dicembre 2022 a condizione che siano stati realizzati almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022.
Esclusivamente per gli interventi effettuati dagli Iacp su immobili adibiti a edilizia residenziale pubblica o per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa invece la detrazione è al 110% fino al 31 dicembre 2023, a condizione che al 30 giugno 2023 siano stati eseguiti il 60% dei lavori.
La detrazione Irpef viene ripartita in quattro quote annuali di pari importo. In alternativa, dandone comunicazione all’Agenzia delle entrate, si può optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito a fornitori di beni o servizi, altri soggetti o istituti di credito.
Bonus ristrutturazione edilizia
Un'altra opzione è la detrazione fiscale al 50% sulle spese effettuate per interventi di ristrutturazione edilizia. L'importo massimo agevolato pari a 96.000 euro se le spese sono state effettuate entro il 31 dicembre 2024. Dopo questa data la detrazione tornerà probabilmente al 36% su importi equivalenti a massimo 48.000 euro.
Bonus facciate
Chi esegue interventi di recupero o restauro delle facciate entro al 31 dicembre 2022 ha diritto ad una detrazione d’imposta Irpef o Ires pari al 60%. Percentuale ridotta dunque rispetto al 2021 quando la detrazione era al 90%.
Gli edifici devono essere esistenti ed ubicati in agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale oppure in aree residenziali consolidate (zone A e B).
Sono agevolati soltanto gli interventi sulle strutture opache della facciata esterna, inclusi balconi, ornamenti e fregi, mentre non sono agevolati gli interventi sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico. Sono comprese anche la sola pulitura o tinteggiatura esterna.
La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo e non ci sono limiti massimi di spesa.
Per il bonus facciate si può optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.
Bonus barriere architettoniche
Con l'ultima Legge di Bilancio un nuovo bonus si è aggiunto a quelli esistenti. Per gli interventi che consentono di abbattere le barriere architettoniche in edifici già esistenti si potrà avere una detrazione Irpef pari al 75%. Le spese dovranno essere sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.
L'importo massimo delle spese agevolabili è variabile e dipende dalla tipologia di edificio:
- 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari contenute in edifici plurifamiliari ma funzionalmente indipendenti e provviste di almeno un accesso autonomo dall’esterno;
- 40.000 euro per ogni unità immobiliare presente in edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
- 30.000 euro per ogni unità immobiliari presente in edifici composti da più di 8 unità immobiliari.
Non è necessario che nell’edificio risiedano disabili o anziani (over 65) per ottenere il bonus barriere architettoniche.
La detrazione si ottiene in 5 quote annuali di pari importo. In alternativa alla detrazione è possibile optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Tra gli interventi agevolati rientrano tutti quelli che hanno l'obiettivo di migliorare l'accessibilità degli edifici come l'installazione di ascensori e montacarichi oppure la sostituzione di gradini con rampe. Sono agevolati anche interventi di automazione degli impianti funzionali ad abbattere le barriere architettoniche.
Questa tipologia di lavori può rientrare tra i lavori trainati e beneficiare del Superbonus 110%.
Bonus verde
Fino al 2024 si potrà usufruire del bonus verde per migliorare le aree esterne di edifici esistenti ad uso abitativo. La detrazione che copre il 36% delle spese sostenute su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare è stata prorogata per un triennio.
Gli interventi possono essere realizzati su edifici unifamiliari o sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali.
Sono agevolate le spese per la sistemazione a verde di aree scoperte, l'installazione di impianti di irrigazione, la realizzazione pozzi, coperture a verde e giardini pensili.
Eventuali spese per la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi sono anch'esse detraibili.
Il bonus si ottiene attraverso 10 quote annuali di pari importo. La detrazione non spetta per i lavori in economia e per la manutenzione ordinaria periodica di giardini esistenti se non è connessa ad un intervento innovativo o modificativo.
La cessione del credito o l'opzione dello sconto in fattura non è prevista per il bonus verde.
Bonus mobili
Confermato nelle stesse modalità per diversi anni, nel 2022 le regole per il bonus mobili cambiano. La detrazione del 50% per il 2021 veniva calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 16.000 euro.
Per il 2022 l'importo scende a 10.000 euro per dimezzarsi arrivando a 5.000 euro per il 2023 ed il 2024.
Il bonus mobili è la detrazione Irpef che viene concessa per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, nonché per le spese di trasporto e montaggio degli stessi.
Tra i mobili sono inclusi tutti gli arredi necessari per un immobile oggetto di ristrutturazione (sono escluse finiture di interni e complementi d'arredo). Per quanto riguarda gli elettrodomestici sono agevolabili le spese per l'acquisto di:
- forni di classe non inferiore alla classe A;
- lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie di classe E;
- frigoriferi e congelatori di classe F.
Mobili ed elettrodomestici devono essere destinati ad arredare un immobile su cui sono stati realizzati interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Il bonus mobili è concesso anche se i mobili ed elettrodomestici sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, ma non un altro immobile.
I singoli condomini che eseguono lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali possono detrarre le spese sostenute per acquistare gli arredi delle parti comuni ma non per la propria unità immobiliare.
La cessione del credito o l'opzione dello sconto in fattura non è prevista per il bonus mobili.
Bonus idrico
Chi ha ristrutturato il bagno o sostituito sanitari e rubinetti a risparmio idrico nel 2021 può avere accesso al bonus idrico, un incentivo per contenere il consumo di acqua nelle abitazioni. Questa volta non si tratta di una detrazione Irpef ma di un contributo di massimo 1000 euro che viene erogato su richiesta e fino ad esaurimento dei fondi. Sono agevolate le spese per l'acquisto di nuovi sanitari e rubinetti a ridotto consumo d'acqua così come quelle per l'installazione e per la realizzazione di opere murarie connesse.
La piattaforma bonusidricomite.it da utilizzare per fare domanda è stata attivata a partire dal 17 febbraio 2022 ed è accessibile tramite autenticazione con identità digitale (SPID).
La possibilità di richiedere il bonus è limitata alle spese sostenute nel periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.