Per realizzare la piscina interrata in giardino la scelta dei materiali è di assoluta importanza per avere il confort necessario. Per quanto riguarda i rivestimenti per piscina occorre selezionare in base a determinate caratteristiche: devono resistere al contatto con l'acqua clorata, sopportare le sollecitazioni del suolo, avere una buona durata ed essere di facile manutenzione oltre ad essere esteticamente gradevoli.
Due ottime soluzioni per rivestire piscine interrate sono i rivestimenti continui e le piastrelle. Quale scegliere tra i due? Facciamo un confronto per avere le idee più chiare.
In questo articolo
Posa
Soluzioni tecniche innovative consentono di realizzare una piscina interrata in poco tempo. Una volta realizzata la struttura è il momento di posare i rivestimenti che andranno a coprire sia il fondo che le pareti della piscina.
Optare per rivestimenti continui permette di ottenere superfici perfettamente omogenee, prive di fughe. La posa si ottiene attraverso l'applicazione manuale di diversi strati di materiali cementizi o resinosi in pasta, fino ad avere uno strato resistente ed uniforme.
Se si opta invece per la posa di un rivestimento ceramico le piastrelle devono essere appropriatamente fissate al supporto usando colle apposite. Devono essere particolarmente curate le fughe che devono essere perfettamente impermeabili e non sviluppare muffe o batteri.
Resistenza
In quanto a resistenza sia rivestimenti continui che piastrelle, in particolare il gres porcellanato, hanno buone proprietà. Sono perfettamente impermeabili, resistono bene al contatto con l'acqua, il cloro e i prodotti chimici che si utilizzano per la manutenzione della piscina.
Entrambi resistono bene agli agenti atmosferici, tollerano i raggi UV senza subire alterazioni e sopportano il gelo che può presentarsi durante l’inverno.
Una sostanziale differenza è data dalla presenza di fughe per le piastrelle che può essere causa di indebolimento se non realizzate correttamente.
Durabilità
Quando si realizza una piscina interrata in giardino un altro importante aspetto da considerare è la durabilità dei materiali utilizzati, considerando che più durano nel tempo meno si avranno lavori da effettuare in futuro.
Anche per quanto riguarda la durata nel tempo, rivestimenti continui e piastrelle hanno un comportamento analogo. Per via della loro composizione sono entrambi materiali durevoli, che non subiscono deperimento o alterazioni con il passare del tempo.
Pulizia ed igiene
Mantenere una piscina sempre perfettamente pulita e salubre richiede parecchio impegno e l'utilizzo di appositi prodotti. I materiali con cui è realizzato il rivestimento interno possono aiutare costituendo un alleato nella manutenzione della piscina.
I materiali continui per loro natura danno vita a superfici altamente igieniche che non danno luogo alla formazione di batteri, funghi o muffe. Sono inoltre facili da pulire essendo resistenti all'abrasione.
Per quanto riguarda le piastrelle, le fughe rappresentano la parte più complessa da pulire poiché qui si possono creare maggiori incrostazioni e microrganismi. Questo problema è in parte risolto grazie allo sviluppo di appositi prodotti antimuffa per realizzare fughe. Conviene inoltre utilizzare piastrelle di grandi formati per avere un numero ridotto di fughe.
Estetica
Ultimo, ma non per importanza, un altro aspetto da considerare quando si sceglie il rivestimento per la piscina è l'effetto estetico che si produce.
Con i rivestimenti continui si ottiene una superficie di grande impatto, altamente personalizzabile con diverse colorazioni ed effetti superficiali che apportano variazioni cromatiche come lo spatolato o il nuvolato, a seconda del materiale utilizzato.
Anche le piastrelle offrono tantissime possibilità attraverso l'ampia disponibilità di formati e finiture differenti, spaziando per colori e motivi decorativi, in modo da poter creare piscine di diverso stile ma sempre dalle alte qualità estetiche.