Oggi, il controsoffitto è presente nella maggior parte delle abitazioni, sia per esigenze strutturali, sia estetiche. Si tratta di un elemento architettonico tecnico, utilissimo per nascondere alla vista gli impianti posti in altezza, ma anche per caratterizzare un ambiente.
Si può realizzare un controsoffitto per varie ragioni, tuttavia, in alcuni casi è meglio non optare per tale soluzione. Scopriamo insieme quando è opportuno costruirlo e quando invece, non è il caso!
In questo articolo
- Controsoffitto: sì o no?
- Sì, per un effetto decorativo
- No, per mettere in evidenza elementi architettonici
- Sì, per case dall’aspetto minimal
- No, per sfruttare lo spazio in altezza
- Sì, per suddividere un open space
- Sì, per migliorare l'isolamento
Controsoffitto: sì o no?
Dipende dalle situazioni. In molti casi, realizzare un controsoffitto è conveniente, poiché questa struttura può apportare benefici in termini sia estetici che pratici. In altri però, l’inserimento di tale elemento è controproducente.
Negli spazi troppo bassi, ad esempio, dove la distanza tra soffitto e pavimento è ridotta, effettuare questo intervento è sconsigliabile, poiché rende l'ambiente più opprimente e poco confortevole. Bisogna ricordare infatti che il valore minimo di altezza di un locale, per legge, non deve essere inferiore a 2,70 metri.
Sì, per un effetto decorativo
I controsoffitti si prestano alla creazione di superfici dinamiche. La variazione delle altezze e dei colori definisce volumi che conferiscono carattere allo spazio. Realizzare dei controsoffitti in cartongesso è un intervento poco costoso che garantisce ottimi risultati.
No, per mettere in evidenza elementi architettonici
Realizzare un controsoffitto è sconsigliabile nel caso in cui, in casa, siano presenti elementi architettonici di interesse storico, come travi, affreschi, stucchi o gessi antichi. Qualora sia possibile, è buona norma ristrutturare tali opere per preservarle e lasciarle a vista: questo intervento donerà più valore all'immobile.
Sì, per case dall’aspetto minimal
Realizzare un controsoffitto per conferire un look contemporaneo ed omogeneo ai locali è un'ottima soluzione, soprattutto se si ricerca uno stile minimalista. Tutto ciò che è a vista, come gli antiestetici split dell’impianto di climatizzazione, le tubature o semplicemente, i faretti, scompare incassato nel cartongesso, e la resa estetica è certamente ottimale.
No, per sfruttare lo spazio in altezza
Quando si ha a che fare con un locale dotato di un’altezza considerevole, l’ipotesi di costruire un controsoffitto è da scartare. Bisogna invece agire nell'ottica di sfruttare al massimo tale conformazione dello spazio. In questi casi, ad esempio, è possibile realizzare un soppalco, per ottenere una stanza in più da utilizzare come studio o camera per gli ospiti.
Sì, per suddividere un open space
Il controsoffitto è utilissimo anche nella definizione dei varie aree all’interno di un open space. In uno spazio unico che ospita cucina, salotto e sala da pranzo, ad esempio, il disegno creato dal controsoffitto aiuterà a marcare la distinzione tra gli ambienti. Questo effetto si ottiene giocando con le inclinazioni, i volumi e le altezze del cartongesso.
Sì, per migliorare l'isolamento
Costruire un controsoffitto assicura inoltre un migliore isolamento acustico e termico dell'abitazione, poiché tale opera garantisce una minore dispersione del calore. Questo intervento, consentirà infatti di risparmiare sulle spese per il riscaldamento ed il raffrescamento.