I piani cottura ad induzione sono sempre più presenti nelle case, ma in molti continuano a preferire i tradizionali piani cottura a gas. Le differenze tra le due possibilità sono tante e l’idea di sostituire l’uno con l’altro può destare qualche perplessità. Per decidere qual è la soluzione più adatta per la propria cucina sono diversi i fattori da considerare, analizzare e valutare, perché il piano cottura non si cambia tutti i giorni.
Analizzeremo i pro e i contro di ognuno, in modo da avere tutte le informazioni necessarie per scegliere con consapevolezza.
In questo articolo
- Facilità di pulizia
- Utilizzo
- Versatilità
- Modalità di cottura
- Estetica
- Consumi ed efficienza energetica
- Costi
- Sicurezza
Facilità di pulizia
Il piano cottura ad induzione ha una superficie completamente planare e liscia, semplicissima da pulire. L’unica accortezza da non dimenticare è quella di non utilizzare troppa acqua essendo un prodotto elettronico. Discorso completamente diverso per i fornelli che quando si incrostano non sono assolutamente la cosa più semplice da pulire in cucina. La complessità delle forme di bruciatori e griglie rende arduo e difficoltoso il compito di lucidarli ed eliminare ogni residuo di unto e sporco.
Utilizzo
L’utilizzo del piano cottura ad induzione è abbastanza intuitivo, i punti su cui si appoggiano le pentole sono indicati attraverso dei segni mentre i comandi permettono di selezionare i diversi livelli di temperatura. Sia durante l’utilizzo che durante la pulizia il piano cottura ad induzione va sempre maneggiato con cura, prestando attenzione a seguire le indicazioni del produttore. Bisogna stare attenti a cosa si poggia sul piano, sia per evitare rotture accidentali del vetro sia, durante l’utilizzo, per evitare di attivare lo spegnimento automatico. Insomma è richiesto un livello di attenzione alto, così come per l’utilizzo dei fornelli a gas trattandosi comunque di una potenziale fonte di pericolo di incidenti domestici.
Versatilità
Qualsiasi tipo di pentola resistente al fuoco può essere utilizzata su un piano cottura tradizionale, non su uno ad induzione. Soltanto le pentole con fondo in materiale ferroso perfettamente piano rendono possibile l’attivazione del campo magnetico che genera il calore. È importante non usare pentole non adatte che, oltre a non ricevere il calore, possono danneggiare il piano in vetro. Anche questo aspetto ha un peso nella scelta, perché se stai valutando di passare da un piano cottura a gas ad uno ad induzione ma hai delle pentole a cui tieni particolarmente oppure fai spesso cotture in rame o in tegami in terracotta forse non è la scelta giusta per te.
Modalità di cottura
Le diverse tipologie di piano cottura si differenziano soprattutto per come possono essere gestite le cotture. I piani ad induzione offrono grande precisione nell'impostazione delle temperature di cottura e riducono notevolmente i tempi. Inoltre, il calore si diffonde in modo perfettamente uniforme sulla pentola rendendo la cottura omogenea e se impostate correttamente evitano surriscaldamento e bruciature, tutto il contrario di quanto accade con l’utilizzo dei fornelli classici.
Estetica
I fornelli, qualsiasi modello tu possa scegliere, non sono esattamente la cosa più bella che ci sia in cucina, a cui si aggiunge la difficoltà a mantenerli sempre come nuovi. Fortunatamente molti modelli sono dotati di coperchio che non lascia a vista i fuochi.
I piani cottura ad induzione aiutano ad avere la cucina sempre perfetta, soddisfacendo anche le esigenze estetiche dei minimalisti.
Consumi ed efficienza energetica
Prima dell’acquisto è molto importante informarsi su quanto consumano i piani cottura. Il dilemma principale è tra elettricità o gas, che hanno costi di gestione molto diversi.
Un punto a favore dei piani cottura ad induzione sono gli sprechi energetici molto bassi (circa 10%), poiché il calore viene trasferito direttamente alle pentole senza avere perdite, raggiungendo un alto livello di efficienza energetica. I fornelli a gas tradizionali invece disperdono circa il 50% del calore nell’ambiente.
Costi
Per quanto riguarda la voce costi bisogna tenere conto da una parte della spesa da effettuare per l’acquisto del nuovo piano cottura, dall’altra quella per i consumi per tutta la vita del prodotto.
I costi per un piano cottura sono molto diversi a seconda del modello. Per entrambe le categorie ci sono versioni economiche e versioni di alta gamma che hanno necessariamente un costo elevato. La scelta può essere dettata da esigenze specifiche nell’inserimento nel progetto della cucina più che dal costo di acquisto.
Sono invece i consumi a rivestire una maggiore importanza nel tempo. I piani cottura ad induzione garantiscono una percentuale di spreco molto bassa ma il consumo equivale a circa 120 € all’anno. Utilizzando invece il gas per cucinare la spesa annua si riduce a circa 1/3 della spesa sostenuta per alimentare un piano ad induzione.
Sicurezza
Nessuna fiamma e quindi rischio di ustioni azzerato con i piani cottura ad induzione. Anche il piano stesso non si scalda perché il calore si trasferisce direttamente alla pentola per effetto del campo magnetico che si crea. Affinché il piano rimanga acceso le pentole non devono essere spostate dai cerchi disegnati sul vetro. Se qualcosa cade accidentalmente sul piano ad induzione non si brucia perché il calore non passa, se si rovesciano acqua o altri liquidi sui comandi si attiva lo spegnimento automatico. Si tratta quindi di sistemi che garantiscono un buon livello di sicurezza. Inoltre, essendo un funzionamento totalmente elettrico, si annulla il rischio di fughe di gas che possono essere molto pericolose.