Vialetti e percorsi calpestatili sono utilissimi per spostarsi in giardino. Il cemento però non è l’unica soluzione per realizzarli. Ecco una panoramica sulle varie pavimentazioni per giardino, flessibili, armoniose a livello estetico, durature e rigorosamente senza cemento.
In questo articolo
- 1. Ghiaia o ghiaino
- 2. Legno
- 3. Lastre di pietra
- 4. Masselli autobloccanti
- 5. Piastrelle
- 6. Pietra ricostruita
1. Ghiaia o ghiaino
Il prodotto più utilizzato per realizzare vialetti d’accesso, carrabili o meno, è la ghiaia. Frammenti di sassi di varie granulometrie, economici e dall’indiscusso effetto naturale. Il ghiaino, di dimensioni inferiori ai 10 mm, si usa per vialetti non carrabili, per i quali è necessaria una maggiore stabilità. Una ghiaia più lavorata e quindi poco spigolosa è da preferire se il giardino è frequentato da bambini. Nella scelta è da valutare anche il colore. Tinte troppo chiare sono da evitare per luoghi molto soleggiati a causa della forte riflessione. È un rivestimento che necessita di manutenzione costante, livellamento e pulizia, in particolare dopo le piogge. Per impedire la fuoriuscita dalla sede stabilita vanno realizzati profili di contenimento, per i quali si possono utilizzare assi di legno o grossi sassi.
2. Legno
Il legno garantisce un risultato estetico adatto a tutti gli stili, può infatti avere un look più o meno rustico a seconda di come viene lavorato. In ogni caso, per gli esterni va sempre trattato con prodotti impregnanti che ne assicurano una maggiore resistenza nel tempo e lo proteggono da tarli e parassiti. Le assi in legno della pavimentazione non vanno mai poste a contatto diretto con il terreno ma va prima realizzato uno strato di ghiaia su cui collocare listelli di supporto. Un’alternativa sono i pavimenti in legno prefabbricati che hanno integrato un distanziatore dal suolo.
3. Lastre di pietra
Per giardini dove si vuole creare un effetto molto rustico e naturale, un classico è l’utilizzo di pietra tagliata in lastre. Ogni pezzo è unico, per forma e colori, si posano sul terreno distanziate una dall’altra in modo da lasciare crescere l’erba su tutto il contorno disegnando così un paesaggio naturale.
4. Masselli autobloccanti
Per pavimentare il giardino senza rinunciare ad un tocco di verde è ideale l’utilizzo di masselli (o mattoni) autobloccanti. Possono essere in calcestruzzo, argilla, cotto o pietra naturale, si posano a secco e poi vengono bloccati con sabbia asciutta. La loro presenza non impedisce all’erba di crescere negli interspazi. Soluzione molto frequente in virtù della sua economicità (20 €/mq per i masselli in calcestruzzo), facilità di manutenzione e durata.
5. Piastrelle
La ceramica ha un buon comportamento anche in ambienti esterni. Il grès porcellanato in particolare è molto resistente agli agenti atmosferici e all’usura, non corre inoltre il rischio di marcire o essere attaccato da muffe. Inoltre è facile da pulire e antiscivolo. A differenza di quello per interni, il grès porcellanato da esterni ha uno spessore di circa 2 cm per cui può essere posato a secco su diversi supporti come erba, sabbia o ghiaia.
6. Pietra ricostruita
Effetto meno naturale ma prestazioni migliorate rispetto all’originale per la pietra ricostruita. Una pietra artificiale ottenuta mixando polveri lapidee a cemento e additivi per renderla più resistente. La si può trovare in tanti formati diversi, da forme più organiche ad altre più squadrate. A livello estetico riproduce diversi tipi di pietra naturale o legno.