Quello conosciuto ormai come superbonus è una delle più importanti misure fiscali lanciate con il decreto-legge del 19 maggio 2020, elaborato in risposta all'emergenza epidemiologica da COVID-19 notoriamente causa di disagi economici e sociali.
A prima vista la possibilità di avere detrazioni fiscali al 110% su alcuni lavori edili sembra un’occasione in oro, per i committenti ed anche per chi materialmente esegue i lavori. La spinta data dagli incentivi statali è senza dubbio molto interessante poiché porta a nuovi cantieri e anche a grossi budget investiti.
Da subito questo nuovo incentivo statale ha creato però anche molti interrogativi a cui proviamo a dare una risposta.
In questo articolo
- In cosa consiste questa misura?
- A quali interventi si applica la detrazione al 110%?
- Ci sono altri interventi inclusi nella detrazione?
- Sono agevolati interventi come il rifacimento del tetto o delle facciate?
- Chi può usufruire del bonus?
- Quali sono i limiti di spesa?
- Il superbonus si applica alle seconde case?
- Quali sono le modalità di fruizione della detrazione?
- Come funziona la cessione del credito e lo sconto in fattura per le imprese?
- Sono richieste documentazioni per ottenere la cessione del credito o lo sconto?
- Sono previste sanzioni per dichiarazioni false?
- Come si comunicano i dati relativi all’opzione di cessione del credito d’imposta?
In cosa consiste questa misura?
Le detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica si applicano nella misura del 110% per spese documentate sostenute tra il 1° luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021 e vengono rese mediante cinque quote annuali di pari importo. Una condizione per l’accesso alla detrazione è il passaggio ad una classe energetica superiore, o dove non possibile il raggiungimento della classe energetica più alta da dimostrare attraverso l'attestato di prestazione energetica (APE).
A quali interventi si applica la detrazione al 110%?
Le agevolazioni si applicano a:
- realizzazione dell'isolamento termico dell'involucro dell’edificio, a patto che questo copra almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio stesso;
- "interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione” a condizione che la classe di efficienza raggiunta sia almeno pari alla A e devono essere impianti a pompa di calore;
- interventi su edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore;
- interventi di adeguamento sismico di edifici in zone sismiche superiori alla 4 (scende al 90% in caso di cessione del corrispondente credito ad un'impresa
di assicurazione e di contestuale stipula di una polizza che copre il
rischio di eventi calamitosi);
- installazione di impianti solari fotovoltaici connessi
alla rete elettrica edifici di proprietà pubblica, edifici adibiti ad uso pubblico, edifici di nuova costruzione.
Ci sono altri interventi inclusi nella detrazione?
L'aliquota al 110% si applica anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico nei limiti di spesa previsti dalla legislazione vigente per ciascuno di essi a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi citati sopra e con alcune condizioni da verificare caso per caso.
Ad esempio, l'installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica è agevolata al 110% per spese fino a 48.000 € e nel limite di spesa di 2.400 € per ogni kW di potenza nominale. Inoltre è subordinata alla cessione dell'energia prodotta in eccesso al GSE e non è cumulabile con altri incentivi.
Rientrano tra le spese detraibili quelle sostenute per il rilascio delle attestazioni e le asseverazioni.
Sono agevolati interventi come il rifacimento del tetto o delle facciate?
Questo è possibile solo se gli interventi sono abbinati a quelli più importanti che danno diritto alla detrazione.
Chi può usufruire del bonus?
A seconda dei casi, le detrazioni fiscali possono essere richieste da:
- persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni;
- condomìni;
- istituti autonomi case popolari (IACP) per interventi realizzati su immobili di loro proprietà oppure gestiti dai comuni ed adibiti ad edilizia residenziale pubblica;
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa per immobili di proprietà assegnati ai propri soci.
Quali sono i limiti di spesa?
- 60.000 € per interventi di isolamento termico;
- 30.000 € per la sostituzione di impianti di climatizzazione sulle parti comuni degli edifici condominiali ed edifici unifamiliari.
La detrazione ottenuta si moltiplica per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio in caso di condomìnio.
Il superbonus si applica alle seconde case?
No. Le detrazioni non si applicano su edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale.
Quali sono le modalità di fruizione della detrazione?
Come indicato nell’art. 121 del decreto-legge contenente le nuove agevolazioni, le detrazioni fiscali possono essere trasformate in sconto sul corrispettivo dovuto oppure in credito d'imposta cedibile.
Chi sostiene spese ha diverse opzioni:
- utilizzo diretto della detrazione;
- sconto in fattura sull'importo dovuto al fornitore che ha effettuato gli interventi, fino ad una somma massima pari allimporto stesso anticipato dal fornitore;
- cessione del credito d’imposta.
Questa modalità riguarda interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, adozione di misure antisismiche, recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, installazione di impianti fotovoltaici, installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
I crediti d’imposta si possono utilizzare anche in compensazione per le rate residue di detrazione non fruite, con la stessa ripartizione in quote annuali con la quale sarebbe stata utilizzata la detrazione.
Come funziona la cessione del credito e lo sconto in fattura per le imprese?
Per l’impresa che riceve il credito d’imposta ci sono due possibilità:
- usare direttamente il credito di imposta in compensazione;
- cedere il credito d’imposta a terzi, incluse banche ed altri intermediari finanziari.
L’importo dello sconto in fattura può essere trasformato dal fornitore in credito d’imposta e successivamente ceduto.
Sono richieste documentazioni per ottenere la cessione del credito o lo sconto?
Il contribuente deve richiedere a soggetti abilitati un visto di conformità che attesti la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione. Questo documento deve essere trasmesso per via telematica all'ENEA.
Per gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico, l’efficacia degli interventi a tale scopo deve essere asseverata da professionisti specializzati che attestano anche l'adeguatezza delle spese.
Sono previste sanzioni per dichiarazioni false?
Per attestazioni e asseverazioni “infedeli" si applica una sanzione amministrativa che può andare da 2.000 € a 15.000 €. Se il fatto costituisce reato si applicano le sanzioni penali del caso.
Come si comunicano i dati relativi all’opzione di cessione del credito d’imposta?
La trasmissione sarà solo telematica. Ulteriori chiarimenti saranno forniti dall’Agenzia delle entrate entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto-legge rilancio, in modo da fornire le indicazioni necessarie sulle modalità di trasmissione delle asseverazioni e le relative modalità attuative.
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4 anni fa
Salve sono a chiedere: sono compresi anche gli impianti elettrici, allarmi , telecamere automazioni di cancelli? grazie.