Quando si parla di riscaldamento domestico due sono le cose a cui si presta maggiore attenzione: l’efficienza e il costo. Il combustibile in questo senso ha un ruolo fondamentale. A seconda del tipo di impianto e dell'alimentazione utilizzata le spese da prendere in considerazione sono anche quelle necessarie per la realizzazione di tutto il sistema e per la sua manutenzione, che si aggiungono alla normale gestione. Ogni sistema di riscaldamento ha i suoi costi, tu quale hai?
In questo articolo
Termosifoni
Moltissime abitazioni hanno ancora il classico impianto di riscaldamento con caldaia alimentata da gas metano e con distribuzione attraverso i radiatori, dislocati in ogni ambiente della casa. Si tratta di un impianto tutto sommato semplice, con una spesa iniziale bassa e che si serve di un combustibile mediamente economico. Per fare una stima dei costi relativi a questa tipologia di riscaldamento, prendiamo ad esempio una casa di 100 mq: il consumo di gas per la stagione invernale si aggira intorno ai 1000 m³ che equivale ad una spesa di circa 850€ all’anno.
Stufe a pellet
Le stufe a pellet si sono diffuse moltissimo negli ultimi anni. Si tratta infatti di prodotti più ecologici e che sfruttano appunto, il pellet, un derivato del legno, pertanto, totalmente naturale. Questi dispositivi sono in grado di sviluppare una potenza elevata (4,6 KWh). Il costo delle stufe, rispetto ad altri tipi di apparecchiature, è piuttosto alto, ma il risparmio per la manutenzione e per il combustibile è assicurato. Un sacco di pellet da 15 kg può essere acquistato ad un prezzo compreso tra 3,5 € e 5 €. Considerando che, per alimentare una stufa a pellet si consuma un sacco ogni 12 ore, in 180 giorni di utilizzo (con 12 ore di accensione quotidiana) si spenderanno 630€, che possono scendere a circa 350€ dimezzando le ore di utilizzo.
Stufe a gas
Diffuse soprattutto nelle località non raggiunte dal metano, le stufe a gas sono generalmente alimentate a GPL. Non richiedono inoltre, la presenza di una canna fumaria come quella necessaria per smaltire i fumi provocati dalla combustione di legna o pellet. I modelli disponibili sono tantissimi: da quelle tradizionali, più a buon mercato, a quelle ad infrarossi o con pannelli catalitici, alle proposte di design, con l’effetto di una vera fiamma. Il GPL, venduto in bombole ha un costo di circa 2,5 €/Kg, quindi piuttosto alto. I consumi si aggirano sui 300 g/h per una spesa complessiva di circa 1.200/1.600€ per una stagione invernale. Per questo motivo, la stufa a gas si utilizza per brevi periodi (es. case vacanza) oppure per rafforzare il calore prodotto da altri sistemi di riscaldamento.
Camini e stufe a legna
Anche se sono sufficienti a scaldare soltanto piccoli ambienti a causa della scarsa diffusione del calore, il camino e la stufa a legna hanno sempre un grande fascino, per questo, in molti non vi rinunciano. La legna da ardere ha un costo piuttosto basso che si aggira sui 15 centesimi al kg. Stimando un consumo medio di circa 2 euro al giorno per 180 giorni, la spesa annua parte da 360€.
Termocamino
Per massimizzare il potere calorifico di un camino occorre trasformarlo in un termocamino attraverso l’aggiunta di vetri termici protettivi. Il consumo sarà ridotto drasticamente rispetto al camino tradizionale a camera aperta, arrivando a circa 120/160€ all’anno di spesa, con in cambio una resa maggiore. Altro vantaggio del termocamino è la possibilità di utilizzarlo per la produzione di acqua calda e per la canalizzazione del riscaldamento.
Riscaldamento a pavimento
Nelle abitazioni di recente costruzione ma anche nelle ristrutturazioni, sempre più spesso viene utilizzato il riscaldamento a pannelli radianti (a pavimento). Questo genere di impianto termico è adatto a chi ha la necessità di avere una temperatura sempre costante in casa. Rispetto ai termosifoni è più conveniente perché la temperatura prodotta si ferma a circa 35° gradi con migliori prestazioni per tempi lunghi, contro i 70° gradi di un impianto a radiatori. Il costo di alimentazione è di circa 550€ all’anno. L’abbinamento ideale è con una caldaia a condensazione che ottimizza la gestione del calore prodotto.
6 anni fa
Quello che questo articolo racconta è pura aria fritta genetico e approssimativo e senza utilità ma solo confonde le idee!
6 anni fa
Potrebbe essere vero quello che dice, ma deve motivare entrando nello specifico, altrimenti un commento simile ha la medesima utilità dell'articolo che critica.
6 anni fa
A me l'articolo è piaciuto. Sufficientemente generico, fornisce spunti, che successivamente l'utente dovrà approfondire, attraverso esperti di settore. A me piace molto la legna e ho visto impianti a pellet con carico automatico (coclea). Facciamo un servizio migliore fornendo ulteriori spunti all'articolista, che comunque ringrazio.
6 anni fa
...e, si spera, di ausilio a chi legge.
6 anni fa
Ho sentito di recente parlare del riscaldamento a battiscopa, molto pratico per le ristrutturazioni di case senza impianto. Che ne pensate di approfondire l'argomento, e magari di pubblicare un articolo a riguardo?
6 anni fa
Ciao Marco, continua a seguirci, a breve pubblicheremo un articolo proprio su questo tema. Grazie, Habitissimo
6 anni fa
Buongiorno, io ho un riscaldamento con pompe di calore, classe A, canalizzato, dotato di termostato e timer. Grazie al timer si può programmare e viene acceso solo alla sera e nei week end.
Casa coinbentata con finestre pvc doppio vetro e gas all'interno.
3 anni fa
Ciao, hai spiegato che hai un impianto a pompa di calore canalizzato, cioè senza pannelli radianti e coibentata? Quanti M.q. e' la casa e cosa spenti di riscaldamento tra novembre a gennaio?
Grazie
3 anni fa
e non viene mai analizzato nei Vostri articoli il riscaldamento elettrico a pavimento... come mai? è la soluzione che ho deciso di utilizzare per la mia casa che verrà ristrutturata a breve e non mi sarebbe dispiaciuto avere qualche notizia in più!
I commenti però vedo che sono di 2 anni fa quindi immagino che l'articolo non sia più stato aggiornato...
3 anni fa
Manca il consumo degli inverter(condizionatori)
Mi piacerebbe sapere!!
Grazie
Simona
3 anni fa
Il consumo degli inverter dipende dalla macchina installata, quelle di ultima generazione sono più efficienti rispetto a quelle di 10 anni fa. Anche se un riscaldamento a pompa di calore lo vedo più come un aiuto in quelle giornate dove il riscaldamento non sia necessario. Per un problema di emergenza mi sono trovato a riscaldare 100 mq. Con inverter e non è affatto economico in 10 giorni per darti un idea ho consumato circa 300kw.....
3 anni fa
Massimiliano Inverter intendi gli split a pompa di calore i cosiddetti fancoil? Se cosi dipende quanti ne hai avviati, poi se scaldi e spegni e e riaccendi al bisogno consumano di piu' rispetto a quando li hai sempre accesi.
Comunque il riscaldamento a pompa di calore usando gli spalti e' oneroso contrariamente se usi il riscaldamento a pavimento.
3 anni fa
Volevo sapere cosa ne pensate delle stufe al bioetanolo e sul costo per scaldare
un alloggio con questo sitema.
3 anni fa
e la pompa di calore abbinata a dei pannelli fotovoltaici?