Oggi è proibita la produzione di prodotti per edilizia contenenti amianto ma molti materiali sono ancora presenti negli edifici residenziali e non. Sono molto diffusi i tetti in eternit, materiale ampiamente impiegato per economicità e resistenza, installati quando non si era a conoscenza dei rischi per la salute collegati a questo materiale.
Per capire come bisogna agire quando si ha una copertura in amianto e quali sono i propri diritti e doveri è importante avere ben chiaro di cosa si parla, in modo tale da prendere le decisioni giuste.
In questo articolo
- Cosa dice la normativa in Italia
- Quando un tetto in amianto rappresenta un pericolo
- A chi rivolgersi per demolire un tetto contenente amianto
- Permessi da chiedere per la bonifica di una copertura in amianto
- Incentivi fiscali per rimozione tetto amianto
Cosa dice la normativa in Italia
L’amianto o asbesto è un materiale che dalla sua scoperta è stato molto usato nell’edilizia, fino a quando si è scoperto che è potenzialmente pericoloso per la salute. Questo materiale può provocare il cancro e danni agli organi in caso di esposizione prolungata e ripetuta.
La legge n° 257 del 27 Marzo 1992 ha vietato l'amianto come materiale adatto per l’edilizia.
Dal momento in cui è stato vietato sono iniziate opere di bonifica per sostituirlo. Dal 14 luglio 2022 è in vigore la normativa europea UNI 11870:2022 che definisce i metodi di individuazione e i criteri di censimento per i materiali contenenti amianto.
Quando un tetto in amianto rappresenta un pericolo
Se il materiale presente nella propria abitazione è compatto non vi è nessun obbligo di intervenire, solo di occuparsi della sua manutenzione. Sarà inoltre necessario effettuare ispezioni periodiche da aziende specializzate che verificano lo stato del materiale e ne monitorano l’evoluzione.
La situazione cambia completamente se il materiale contenente amianto presente nella propria abitazione è danneggiato, degradato, presenta crepe ed è friabile. Essendo l’amianto un materiale altamente pericoloso è prioritario il rischio per la salute, dunque bisogna intervenire per risolvere il problema procedendo alla bonifica dell'immobile.
A chi rivolgersi per demolire un tetto contenente amianto
La rimozione o gli altri interventi di bonifica necessari quando sono coinvolti materiali contenenti amianto devono essere effettuati da ditte specializzate ed iscritte all’albo dei gestori ambientali.
Le aziende specializzate nella rimozione di tetti in amianto si occupano del sopralluogo e stabiliscono a seconda dei casi se necessario l’incapsulamento, la sovracopertura per isolare l’amianto dal resto dell’edificio o la rimozione. Inoltre effettuano la bonifica delle zone circostanti e si occupano dello smaltimento dei materiali rimossi. In tutte le fasi indossano tute protettive e particolari accorgimenti poiché l'amianto è un materiale cancerogeno se le fibre vengono inalate durante le operazioni di rimozione.
Permessi da chiedere per la bonifica di una copertura in amianto
Quando un tetto contenente amianto rappresenta un pericolo, il proprietario deve procedere alla bonifica.
Per prima cosa occorre rivolgersi a una ditta specializzata nel trattamento dell'amianto che si occuperà di tutte le fasi inclusi i permessi necessari per poter fare il lavoro. Per la rimozione occorre infatti presentare una SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) all'ufficio tecnico del proprio comune e ottenere un'autorizzazione presso l’ASL di competenza.
Incentivi fiscali per rimozione tetto amianto
La rimozione e altri interventi di bonifica che riguardano coperture in amianto hanno un costo che varia a seconda della dimensione della superficie da trattare, con un prezzo al mq che scende per superfici molto estese.
Attualmente però è possibile usufruire di sgravi fiscali pari al 50% delle spese sulle ristrutturazioni edilizie, con un massimo di spesa pari a 96.000 euro per unità immobiliare, alla quale si può aggiungere l’aliquota Iva agevolata al 10%.
Nel caso in cui oltre allo smaltimento della copertura in amianto si dovesse effettuare anche una riqualificazione energetica dell’edificio sarà possibile dedurre una quota maggiore grazie a ecobonus o superbonus 110%.