Isolare casa è uno degli interventi più costosi e lunghi da effettuare, proprio per questo motivo, è importante valutare con attenzione le proprie scelte, perché da queste dipendono molte cose, come ad esempio, i costi mensili delle bollette ed i consumi energetici dell'immobile in questione.
Esistono opzioni per isolare termicamente casa senza trovarsi costretti ad affrontare un investimento eccessivo: ecco alcuni materiali low cost (e non solo) da prendere in considerazione.
In questo articolo
- Spessore, conducibilità e sfasamento termico
- I materiali low cost per coibentare casa: gli isolanti sintetici
- Isolanti vegetali
- Isolanti minerali
- Intervento interno, a intercapedine o a cappotto
Spessore, conducibilità e sfasamento termico
Quando si sceglie un materiale per isolare casa, i tre elementi principali da considerare sono i seguenti:
- spessore: in generale, a maggiore spessore corrisponde maggiore coibentazione. Non importa quale sia il materiale impiegato, è sempre meglio optare per spessori consistenti;
- conducibilità termica: si identifica con la lettera lambda “λ”, e rappresenta il potere di coibentazione di un materiale. Minore è il suo valore, maggiore è il potere isolante;
- sfasamento termico: è il tempo che il calore impiega per attraversare il materiale e riscaldare l'interno. Si misura in ore ed è molto importante in relazione al periodo estivo.
I materiali low cost per coibentare casa: gli isolanti sintetici
In generale, gli isolanti sintetici sono materiali derivati da processi chimici di lavorazione del petrolio, come ad esempio, il poliestere, il poliuretano, il polietilene ed il polistirene.
Facili da installare, questi prodotti sono anche economici ed hanno una durata tra i 30 ed i 50 anni. Inoltre, isolano in modo efficace e sono impermeabili.
Tra i loro svantaggi vi sono l'alto livello di infiammabilità (se non correttamente trattati) e la possibilità di rilascio di sostanze nocive.
Isolanti vegetali
Per chi preferisce qualcosa di naturale, esistono isolanti vegetali, come ad esempio il legno, il sughero, la canapa, la cellulosa ed il lino. I loro costi sono più elevati rispetto ai materiali sintetici, tuttavia, hanno numerosi vantaggi, tra cui:
- un basso impatto ambientale (sono atossici);
- un'ottima traspirabilità;
- una lunghissima durata;
- un alto livello di isolamento acustico.
Pur non essendo realmente prodotti low cost, sono da considerare proprio in virtù delle elevate performance che garantiscono, le quali compensano a lungo termine il costo iniziale.
Isolanti minerali
Gli isolanti minerali sono ricavati dalle rocce, pertanto, rientrano tra i prodotti naturali. Due dei numerosi vantaggi di questi prodotti sono l'alta resistenza all'umido ed alle muffe e la non combustibilità. I più utilizzati sono la lana di roccia, la lana di vetro, la perlite espansa, la vermiculite espansa e l'argilla espansa. Come tutti i materiali naturali, gli isolanti minerali sono biodegradabili.
Svantaggi:
- possibile radioattività naturale (in quanto alcuni materiali sono di origine vulcanica).
- costo più elevato rispetto ai prodotti sintetici (ma non eccessivamente).
Intervento interno, a intercapedine o a cappotto
Oltre ai materiali, un altro fattore che influenza la durata ed il costo dei lavori di isolamento è la tecnica che si utilizza. Si può scegliere tra le seguenti:
- Isolamento termico interno - si riveste la parete interna con il materiale prescelto (lana di roccia, sughero, polistirolo...) e poi si procede con uno strato di cartongesso o legno. È il più semplice da realizzare.
- Isolamento a intercapedine - si crea una camera d'aria nella parete e la si riempie di materiale isolante. Tale intervento è più invasivo ed i costi sono maggiori rispetto al precedente.
- Isolamento termico a cappotto - in questo caso, si agisce direttamente sulla facciata dell'edificio. Il procedimento è molto lungo e non può essere effettuato in tutti gli immobili. I costi sono elevati.