Come saprai bene, per far fronte all’emergenza Coronavirus il nostro Governo ha dovuto adottare misure straordinarie, pur essendo ben consapevole di quanto il blocco delle attività lavorative considerate non essenziali possa pesare per tutti i lavoratori.
Tra i provvedimenti racchiusi all’interno del decreto Cura Italia (Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) non manca il sostegno verso professionisti e PMI, così da alleviare le difficoltà che questo momento di stop forzato porta innegabilmente con sé.
Nonostante siano consentite le attività professionali, da svolgere in modalità di lavoro agile, i cantieri sono fermi per cui anche i guadagni sono in standby.
In questo articolo
- Sostegno ai lavoratori
- 600 euro per il mese di marzo
- Contributi dalle casse di previdenza private
- Requisiti per ottenere l'indennità
- Come richiedere gli aiuti economici
- Versamenti sospesi
- Bonus babysitter
Sostegno ai lavoratori
L'emergenza economica derivante dall’emergenza sanitaria che sta coinvolgendo il Paese, e che si sta rapidamente evolvendo anche nel resto del pianeta, ha portato il nostro Governo a varare provvedimenti straordinari.
Il decreto Cura Italia, per esteso "Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19” punta proprio a dare sostegno ai lavoratori in questo momento di incertezza.
I liberi professionisti così come le piccole e medie imprese non vengono lasciati soli a gestire le difficoltà che questo periodo comporta ed in loro favore sono stati messi a punto degli aiuti statali, da richiedere in modo semplificato.
Facciamo chiarezza per capire di cosa si tratta, chi ne ha diritto, come ottenere gli aiuti ed a quanto ammontano.
Intanto il Governo sta già elaborando nuovi decreti, su cui presto vi aggiorneremo.
600 euro per il mese di marzo
All’art. 27 del decreto "Cura Italia" sono stabilite le indennità che spettano ai professionisti iscritti alla Gestione separata a condizione che siano titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 oppure che siano lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data. Nell’art. 28 si parla invece dei lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata.
In entrambi i casi le indennità straordinarie si potranno richiedere a partire dal 1° aprile 2020 utilizzando un'apposita funzione dell’INPS che permette di richiedere i crediti assegnati alla categoria professionale. La somma che spetta a ciascun lavoratore ammonta a 600 euro per il mese di marzo, mentre per i mesi successivi si stanno valutando nuovi provvedimenti.
Gli aiuti non sono soggetti ad imposizione fiscale.
Contributi dalle casse di previdenza private
Anche i professionisti iscritti alle casse di previdenza private riceveranno un indennizzo di 600 euro per il mese di marzo direttamente dalla propria cassa di appartenenza. Il bonus spetta a chi ha subito un calo di attività a causa dell’emergenza sanitaria pari ad almeno il 33% nei primi 3 mesi del 2020 e nell’anno di imposta 2018 ha percepito un reddito compreso tra 35.000 e 50.000 €.
Possono farne richiesta anche i lavoratori che nello stesso periodo hanno percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 €.
Requisiti per ottenere l'indennità
Sono circa 5 milioni di professionisti i destinatari degli aiuti economici statali erogati per contrastare l’emergenza dovuta alla pandemia. Per accedere non ci saranno requisiti economici specifici (cosa che avviene per chi lavora nel turismo) o altri particolari requisiti.
Per poter ottenere i benefici queste categorie professionali non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto, non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria e non devono essere percettori di reddito di cittadinanza.
Come richiedere gli aiuti economici
Diversamente da notizie circolate erroneamente dopo l’uscita del decreto non è previsto un click day ma tutte le richieste pervenute saranno accolte se in possesso dei requisiti. Le domande sono gestite per via telematica attraverso il sito dell’INPS attraverso il proprio codice PIN, anche quello non dispositivo. Se non si dispone di questo codice personale è possibile richiederlo ed ottenerlo in modo semplificato e totalmente a distanza.
Ci si può autenticare anche attraverso:
- SPID di livello 2 o superiore;
- Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
- Carta nazionale dei servizi (CNS).
Le richieste possono essere effettuate anche telefonicamente tramite il servizio di Contact Center integrato, al numero verdei 803 164 da rete fissa, oppure al 06164164, come chiarito nella circolare INPS del 30 marzo 2020.
Versamenti sospesi
Nell'art. 62 del decreto 18/2020 si affronta il tema della sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi, con distinzione in base a dati geografici e di reddito.
Per i professionisti e le imprese che hanno ricavi e compensi non superiori a 2 milioni di euro (il limite non si applica nelle Province di Bergamo, Cremona, Lodi e Piacenza) nel periodo di imposta precedente alla data di entrata in vigore del decreto-legge, sono sospesi i versamenti da autoliquidazione che scadono nel periodo compreso tra l'8 marzo 2020 e il 31 marzo 2020 per:
- ritenute alla fonte;
- trattenute relative all'addizionale regionale e comunale che operano in qualità di sostituti d’imposta;
- imposta sul valore aggiunto;
- contributi previdenziali e assistenziali;
- premi per l'assicurazione obbligatoria.
Per i professionisti e le imprese che hanno ricavi e compensi non superiori a 400.000 euro nel periodo d'imposta precedente alla data di entrata in vigore del decreto-legge, soltanto i ricavi e i compensi percepiti nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore del decreto-legge e il 31 marzo 2020 non sono assoggettati alle ritenute d'acconto da parte del sostituto d'imposta, a condizione che nel mese precedente non abbiano sostenuto spese per prestazioni di lavoro dipendente o assimilato.
Inoltre i contribuenti che si avvalgono di questa opzione sono tenuti al rilascio di una specifica dichiarazione in cui attestano che i ricavi ed i compensi non sono soggetti a ritenuta.
In entrambi i casi è concesso effettuare i pagamenti dovuti in un'unica soluzione entro il 31 maggio 2020 oppure con 5 rate di pari importo dal mese di maggio 2020, senza essere sottoposti a sanzioni o interessi.
Sono sospesi anche gli adempimenti tributari diversi dai versamenti, dall'effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all'addizionale regionale e comunale che scadono nel periodo compreso tra l'8 marzo ed il 31 maggio 2020. Gli adempimenti saranno effettuati entro il 30 giugno 2020 senza applicazione di sanzioni.
Bonus babysitter
Un altro provvedimento è la concessione di un bonus per i servizi di assistenza e sorveglianza dei minori pari a 600 €, emesso sottoforma di voucher. È destinato ai genitori con figli di età inferiore ai 12 anni (al 5 marzo), e si applica indifferente a famiglie con uno o più figli. Le domande in questo caso sono prese in considerazione sulla base dell’ordine cronologico di presentazione fino ad esaurimento delle risorse attualmente a disposizione. Chi non rientra sarà messo in lista d’attesa e riceverà i benefici solo se saranno stanziati nuovi fondi. Possono richiedere il bonus oltre ai lavoratori privati e pubblici anche gli autonomi iscritti alle casse previdenziali della propria categoria.
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