Per esterni o per interni, le vernici non sono mai una scelta facile. Ai dubbi sulla scelta dei colori vanno aggiunte le domande che sempre più privati si fanno sulla tutela della salute. Come professionista hai il compito di informare i committenti sull'esistenza di vernici più o meno aggressive, ovvero con un diverso tasso di emissione di agenti nocivi. Per non parlare delle vernici antimuffa e idrorepellenti.
Oggi parliamo di tinteggiature che non sono nocive e che addirittura hanno un ruolo attivo nella tutela della salute. Muovendosi in questa direzione, lottando contro lo smog, la ricerca ha trovato una soluzione davvero straordinaria: le vernici nemiche dell’inquinamento. Si tratta di vernici fotocatalitiche, che combattono gli agenti nocivi presenti nell’aria nutrendosene. Questo tipo di pitture, eco attive, sarebbe davvero un valido alleato contro smog: secondo alcune stime, utilizzandole per ricoprire un palazzo di 7 piani, in 12 ore sarebbe possibile neutralizzare gli inquinanti prodotti da oltre 70 auto diesel.
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Come funziona la vernice antismog
La vernice antismog è una pittura fotocatalitica. Cosa significa? In pratica la luce solare attiva un processo simile a quello della fotosintesi clorofilliana, la cosiddetta fotocatalisi. L’azione della luce alimenta una reazione chimica capace di neutralizzare gli agenti inquinanti presenti nell’aria e di tramutarli in sostanze innocue. Questo processo è reso possibile grazie alla presenza di biossido di titanio che fa da catalizzatore. Il catalizzatore non si esaurisce con la reazione, ma resta attivo per tutta la vita della pittura.
La tinteggiatura non è liquida, è una polvere inorganica: reagendo alla luce si trasforma in semi-conduttore e produce la reazione chimica che permette di assorbire biossido di azoto e di zolfo, monossido di carbonio, ammoniaca, benzene, formaldeide, particolato PM10 (come quello emesso dalle auto) e altre forme di inquinamento.
La pittura fotocatalitica viene anche definita autopulente e antimuffa perché oltre a eliminare lo smog permette di contrastare depositi di sporcizia, muffe, batteri, mantenendo inalterato nel tempo l’aspetto della tinteggiatura.
Il mercato delle pitture antismog
La pittura antismog è un prodotto in commercio da qualche anno in tutto il mondo e, ovviamente, è disponibile anche in Italia, dove rientra nella lista dei Sistemi e delle Tecnologie Innovative (ST001) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio.
La prima e più nota vernice antismog è Airlite, quella ideata da Massimo Bernardoni. Stando ai risultati, Airlite sarebbe in grado di depurare l’aria da circa l’88,8% dell’inquinamento e di ridurre fino al 99,9% i batteri presenti sulla superficie. Inoltre, la sua capacità di riflettere la maggior parte della radiazione solare infrarossa, ostacolando il passaggio di calore, sembra che renda Airlite un prodotto eco-sostenibile in grado di contribuire a ridurre i consumi energetici per il raffrescamento.
Con l’arrivo di Airlite il segmento di mercato interessato a questo tipo prodotto è cresciuto e parimenti anche l’offerta. Tra le varie proposte oggi disponibili c’è, ad esempio, Sigmasoltec Redunox, pittura antismog fotocatalitica e autopulente, per facciate. Ideale per edifici posizionati nelle zone più centrali delle città e quindi più trafficate e inquinate. Anche Sikkens Alpha Aeroxane è un’idropittura con proprietà fotocatalitiche per esterno, attiva nella riduzione di sostanze inquinanti presenti nell’aria e in particolare nei confronti degli Nox, ovvero gli ossidi di azoto. Della stessa azienda, Alpha Air Clean è per interni, a basso odore e contenuto di solventi. PF 10 è una nuova linea di prodotti fotocatalitici proposti da Edilcol per esterni e interni, con capacità antibatteriche e permanenti proprietà autopulenti e antimuffa. Bioclean Active è la pittura per interni ad azione fotocatalitica di Arreghini, ideale per trattare tutti i locali ad alta frequentazione dove l’igiene è una priorità e occorre una buona qualità dell’aria, come ospedali, uffici, scuole, ristoranti e bar. Anche Keim ha aggiunto il biossido di titanio in alcune sue pitture minerali, che già contengano materiali ecosostenibili, per innescare la reazione fotocatalitica e proporre due prodotti per esterni e due per interni. StoColor Photosan è la pittura fotocatalitica per facciate della generazione iQ – Intelligent Technology di Sto, che si fregia anche della tecnologia brevettata VLC (Visible Light Catalyst), grazie alla quale la pittura reagisce in presenza di luce solare diretta, ma anche in condizioni di luce diffusa, come accade in caso di esposizione a nord o cielo molto nuvoloso.
Come applicare le pitture antismog
L’applicazione delle pitture antismog non è diversa dalle altre: si stende con un comune pennello, con un rullo o uno spruzzatore. Se occorre si possono applicare due strati, aspettando che il primo sia ben asciutto.
La tinta fotocatalitica ha il vantaggio di non contenere composti organici volatili, come ad esempio la formaldeide, responsabili, se inalati, di serie irritazioni del sistema respiratorio.
Le superfici da trattare con queste pitture devono essere solide e regolari, perfettamente pulite, quindi prive di efflorescenze saline, polvere o altri prodotti che ne potrebbe ostacolare l’aderenza. Prima dell’applicazione alcuni suggeriscono di stendere una mano di vernice resistente agli agenti alcalini.