Un’antica casa colonica lombarda, con una superficie di 1000 mq e accorpati 4000 mq destinati al verde, da tempo disabitata e diroccata, originariamente abitata da contadini ed in parte adibita a stalle e fienile.
L’intervento di recupero è stato molto complesso e delicato sia dal punto di vista progettuale che dal punto di vista costruttivo per via dei molteplici vincoli ambientali in quanto sito all’interno del Parco del Curone.
Il progetto di recupero e risanamento strutturale ha interessato tutto l’edificio da cui è stata estrapolata una porzione di 500 mq con destinazione d’uso abitativo. Il progetto è stato finalizzato al mantenimento della natura dell’edificio e della sua immagine originale recuperando mappe e fotografie dell’epoca, infatti in varie epoche l’edificio aveva subito interventi edili che ne avevano snaturato lo stile e il fascino originale.
Gli impianti elettrici, riscaldamento ed idraulici sono stati ricostruiti interamente con nuove linee e tecnologie attuali. Per gli intonaci sono stati utilizzati prodotti areanti sia per quelli interni che per quelli in facciata.
I serramenti esterni ed interni sono stati ricostruiti esattamente come quelli originali, chiaramente con nuove tecnologie. Sono state ripristinate e aggiunte le canne fumarie, munite di comignoli ricostruiti esattamente come quelli originali in mattoni vecchi e coppi lombardi.
La corte lombarda, adibita a orto dai contadini, è stata recuperata e riportata all’eleganza originale ripristinando le pavimentazione in ciottoli di fiume con disegni concentrici. Tutti i ferri battuti delle ringhiere sono stati risanati e riutilizzati.
Le pavimentazioni esterne, limitrofe alle zone verdi, sono state sostituite con pietra locale, così pure i muri di contenimento del terreno circostante.
Il progetto del verde attuato ha tenuto conto delle caratteristiche richieste dal parco proteggendo le piante esistenti e aggiungendo il verde autoctono.
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