Simili per tanti versi, la resina epossidica e il cemento resina sono due materiali con cui realizzare rivestimenti continui, sia in ambito residenziale che commerciale.
Alleati delle ristrutturazioni rapide ed economiche grazie alla posa rapida e pulita, sono due finiture che si prestano bene alla posa diretta su rivestimenti esistenti, evitando così opere di demolizione e relativi costi.
Difficile dire quale sia il migliore, ma un confronto tra le caratteristiche dei due materiali può tornare utile quando bisogna scegliere tra resina epossidica o cemento resina.
In questo articolo
- Aspetto estetico e finiture
- Aderenza al supporto
- Resistenza e durabilità
- Ingiallimento
- Pulizia e manutenzione
Aspetto estetico e finiture
Entrambi producono superfici perfettamente planari e prive di fughe, il tutto in uno spessore di pochi millimetri.
La resina epossidica ha un aspetto compatto ed omogeneo, mentre la finitura può essere opaca, satinata o lucida. Disponibile in vari colori, garantisce uniformità cromatica su tutta la superficie.
Il cemento resina presenta invece una superficie decorativa, caratterizzata da effetti simili allo spatolato o al marmorizzato. Questo è dovuto alla composizione ed alla stesura artigianale del prodotto. Il colore di base è grigio ma grazie all'aggiunta di pigmenti si possono ottenere svariati colori.
Aderenza al supporto
Sia la resina epossidica che il cemento resina si possono applicare su vari supporti, dalla ceramica al legno, oltre che direttamente su massetto in cemento. Aderiscono bene al supporto, che per un risultato ottimale deve essere stabile e privo di crepe o sgretolamenti, divenendo una superficie solida e resistente dopo la completa asciugatura.
Mentre la resina epossidica è un prodotto liquido autolivellante, l'applicazione del cemento resina viene fatta manualmente utilizzando una spatola fino ad ottenere uno strato liscio ed uniforme.
Per via delle sue caratteristiche, il cemento resina può essere applicato sia su superfici orizzontali che verticali, offrendo la possibilità di creare un effetto di continuità tra pareti e pavimenti. La resina epossidica invece può essere stesa soltanto su superfici orizzontali.
Resistenza e durabilità
Grazie alla presenza di resina entrambi i materiali hanno elevata resistenza meccanica e sono estremamente durevoli. , Tuttavia il cemento resina ha bisogno di essere irrobustito con l'inserimento di una rete in fibra di vetro che eviterà la formazione di crepe.
Entrambi hanno anche un'ottima resistenza all'usura, per cui sono adatti anche per realizzare pavimenti di zone ad intenso passaggio.
Ingiallimento
Uno dei frequenti dubbi intorno ai pavimenti a base di resine è suscitato dal rischio ingiallimento, fenomeno che si scatena a causa dell'azione dei raggi UV. In effetti in passato accadeva che un pavimento in resina bianco potesse nel tempo assumere una gradazione tendente al giallo. I prodotti di nuova generazione però non presentano più questa problematica.
Nel caso della resina epossidica e del cemento resina, grazie alla composizione, non si verificano alterazioni cromatiche con il passare del tempo
Pulizia e manutenzione
Resina epossidica e cemento resina sono due rivestimenti che agevolano la pulizia. Non occorre fare fatica per mantenerli puliti ed igienizzati e grazie all'assenza di fughe non ci sono punti critici in cui possa annidarsi lo sporco. Per evitare di graffiare i pavimenti con l'aspirapolvere conviene utilizzare sempre la spazzola parquet con setole morbide.
Per quanto riguarda la manutenzione dei pavimenti a base di resina si possono applicare apposite cere protettive, con effetto lucidante o satinato.