Il nuovo report annuale elaborato da habitissimo contiene tutti i dati relativi al 2020, una fotografia dello stato attuale che racconta come questo anno "anomalo" ha influito sul settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni.
In questo articolo
- Il lockdown ha inciso notevolmente sui dati dell'ultimo anno
- L'identikit del professionista e delle imprese che utilizzano habitissimo
- Chi è il privato che utilizza habitissimo
- I lavori in casa più realizzati nel 2020
- La digitalizzazione del settore
- Previsioni per il 2021
Il lockdown ha inciso notevolmente sui dati dell'ultimo anno
Vivere la casa per più tempo a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia ha fatto emergere tutti i limiti della propria abitazione facendola percepire come inadeguata ai propri bisogni e rendendo quindi necessario un intervento di ristrutturazione.
Ciò è testimoniato da dati come il forte aumento delle richieste di preventivo registrate da habitissimo, basta pensare che nel mese di maggio 2020 si sono registrate il 60% di richieste in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Secondo Enrico Poletto, CM habitissimo Italia, il cambiamento derivato dall'esperienza del lockdown è da vedere con positività, come un input per rendere le case più sicure e più efficienti dal punto di vista energetico apportando così un proprio contributo alla salvaguardia del pianeta.
L'identikit del professionista e delle imprese che utilizzano habitissimo
I risultati del sondaggio annuale tracciano l'identikit del professionista che utilizza habitissimo come piattaforma di lead generation.
Per quanto riguarda l'età, quella più rappresentata è costituita dalla fascia 35-45 anni (31%), seguita dagli utenti con età compresa tra 45 e 55 anni (27%), percentuale simile a quella degli utenti tra 55 e 65 anni (24%). Più bassa invece quella degli utenti tra 25 e 35 anni (13%), mentre chi ha oltre 65 rappresenta soltanto il 3% del totale degli iscritti al portale.
Analizzando invece il genere, si evince una predominanza di quello maschile anche se guardando all'anno precedente si nota un aumento dall'8 al 14% della percentuale di donne iscritte.
Rispetto alle attività svolte si evince che il 55% dei professionisti che usano il portale sono liberi professionisti seguiti dalle piccole imprese con meno di 10 dipendenti (32%), mentre le PMI con al massimo 20 dipendenti raggiungono solo il 3%. Il settore predominante è quello della ristrutturazione casa (28%), seguito dalle professioni artigianali (20%), tecnici (19%), installatori(10%) ed in coda professionisti della manutenzione, giardinieri e esperti in traslochi con un 12%.
Più nello specifico, la categoria degli artigiani è costituita in prevalenza da imbianchini (38%), falegnami (16%) e muratori (13%), mentre quella dei tecnici da architetti (51%), interior designer (17%), geometra (13%) e ingegneri (13%).
In merito alla provenienza, le grandi città come Milano, Roma e Torino sono in testa alla classifica, dimostrando che dove il numero di abitanti è più alto si ha maggiore tendenza ad utilizzare strumenti digitali per reperire contatti.
Habitissimo ha indagato anche riguardo l'utilizzo di strumenti digitali per la propria attività, riscontrando che la percentuale di professionisti che attribuiscono un valore importante alla presenza online per la propria attività raggiunge il 96%, di questi il 45% trova fondamentale anche avere una buona reputazione online.
Il 74% del campione dichiara di usare anche altri portali simili ad habitissimo ma il 60% afferma che i canali tradizionali come il passaparola sono ancora quelli più utilizzati.
Infine, derivano da canali digitali, incluso habitissimo, la metà dei lavori per il 32% dei professionisti mentre il 19% sostiene che si tratta di 1 lavoro su 5. Solo la minima percentuale dell'1% degli intervistati dichiara di fare ricorso a metodi come il volantinaggio o la presenza su elenchi telefonici.
Chi è il privato che utilizza habitissimo
Interessante anche delineare il profilo di chi c'è dall'altra parte, ovvero i privati che si servono di habitissimo per cercare imprese e professionisti a cui affidare i lavori in casa.
Si tratta in prevalenza di donne (53%), ma l'uso del portale è in crescita anche da parte degli uomini. La fascia d'età più ricorrente è quella compresa tra 45-55 anni (30%), seguita da quella 55-64 anni (28%), 35-45 anni (20%) ed in coda 25-35 anni (8%).
Le famiglie con figli rappresentano quasi la metà degli utenti, e vivono in prevalenza in appartamenti con più di 90 mq. Inoltre, nell’85% dei casi si tratta di case di proprietà.
La provenienza rispecchia quella dei professionisti, ovvero le città italiane tra le più popolate (Milano, Roma e Torino).
Analizzando le fonti utilizzate per cercare un professionista risulta che il 64% si affida al passaparola, mentre circa il 30% utilizza internet.
Utile sapere anche quali sono le caratteristiche ricercate per imprese ed artigiani. La buona qualità del lavoro è al primo posto per il 53% degli intervistati, mentre solo il 5% si dice interessato a chi offre prezzi economici.
I lavori in casa più realizzati nel 2020
La percentuale degli intervistati che ha realizzato dei lavori in casa nel 2020 raggiunge il 64%, ristrutturazioni integrali o costruzione di case, oppure piccole riparazioni quali lavori di idraulica, riparazioni elettriche e lavori legati ad impianti di riscaldamento. Molti gli italiani che nell'ultimo anno hanno imbiancato casa (52%) o acquistato mobili e complementi (56%).
Chi invece non ha effettuato alcun intervento attribuisce questa scelta alla mancata necessità, ma anche la pandemia è stato un deterrente, a causa di difficoltà economiche da essa derivate o paura del contagio.
Tra le categorie di lavori che hanno avuto un boom nel 2020 si segnalano gli interventi di ristrutturazione degli spazi esterni come terrazzi e giardini. Le richieste per categorie quali installazione tende da sole, lavori di giardinaggio e costruzione piscine sono aumentate fino al 30% rispetto all'anno precedente.
In aumento anche le richieste di sanificazione per locali commerciali come negozi e ristoranti.
La digitalizzazione del settore
Il report si sofferma poi su un'analisi della digitalizzazione del settore, da leggere come una chiave per la ripresa, considerato il sostegno che ha dato nel 2020, ma anche per il futuro. La pandemia ha accelerato la corsa del digitale, gli acquisti online dei privati sono cresciuti e si fa sempre più ricorso alla rete anche per l'acquisto di mobili e finiture per la casa o per la ricerca di imprese, tecnici e artigiani.
Anche nel settore edile quindi i marketplace come habitissimo giocano un ruolo strategico, lasciando più tempo per occuparsi dell'attività senza dover pensare alla propria promozione, anche se solo un terzo delle imprese del settore edile ha investito in digitalizzazione.
Aumenta anche la consapevolezza che la digitalizzazione permette di rispondere meglio alle esigenze dei clienti che quando devono fare dei lavori in casa partono sempre più da una ricerca online di professionisti, ma è utile anche per gestire in modo più efficiente la propria attività.
Previsioni per il 2021
Al termine del report troviamo delle previsioni per il nuovo anno in cui l’edilizia è il principale motore della ripresa del paese come dimostrato dagli incentivi sulle ristrutturazioni, primo tra tutti il Superbonus 110%.
Se nel 2020 si è registrata una caduta del 13%, il Ministero dell’Economia prevede per il triennio 2021-2023 una crescita del mercato delle costruzioni del 27%.
Conferma questa tendenza anche un sondaggio lanciato da habitissimo in cui il 61% degli intervistati dichiara di voler fare delle migliorie in casa durante il 2021 e sfruttare gli incentivi statali in vigore, intervenendo soprattutto con ristrutturazioni integrali casa, rifacimento degli esterni, sostituzione di serramenti e installazioni di pompe di calore.
Le conclusioni riportate nel documento sono frutto dell’analisi dei dati registrati dal portale nel corso del 2020 e di due sondaggi rivolti ad un campione di professionisti e i privati.