Sono nate le prime due palazzine residenziali certificate con il protocollo della qualità ambientale Bio-Safe, nato in Italia nel 2013.
Siamo in provincia di Pordenone nella residenza Rossini di Sacile e in quella Al Mulino di Porcia. Due interventi in via di ultimazione, su iniziativa dell’azienda Biscontin, che hanno una peculiarità: sono i primi condomini in Italia certificati secondo il protocollo della qualità ambientale Biosafe, standard specifico che valuta la qualità dell’aria indoor.
Le due palazzine, di 5 e 6 unità immobiliari, sono suddivise in unità di piccola e media dimensione, proposte al mercato con un prezzo al metro quadro in linea con i valori del immobiliari del quartiere. La scommessa è stata lavorare per un prodotto di avanguardia. Non tanto sotto l’aspetto architettonico, ma sulle performance del fabbricato dal punto di vista energetico, dell’impatto sull’ambiente (con l’uso di risorse rinnovabili) e soprattutto sulla salubrità garantita a chi abiterà gli alloggi.
Ma che cosa è lo standard Biosafe e cosa certifica?
Lo standard Bio-Safe si occupa di certificare la qualità di un ambiente attraverso diverse tipologie di analisi supportate dalla collaborazione con laboratori accreditati. Lo standard è stato ideato dal progettista e consulente energetico Leopoldo Busa nel 2013 e si fonda sul metodo di misurazione standard definito dalla norma UNI EN 14412:2005 ed eseguito attraverso l’utilizzo di un campionatore diffusivo a simmetria radiale mentre i protocolli per l’analisi chimica dei composti si determinano di volta in volta a seconda delle sostanze da rilevare. In particolare, Bio-Safe interviene su tutte le fasi del processo edilizio (dalla progettazione all’esecuzione dei lavori fino alla verifica in cantiere e post-cantiere) e consente la misurazione fino a 65 composti volatili all’interno dell’ambiente misurato: tali sostanze sono state scelte tra quelle più pericolose per la salute umana, quelle più citate nella bibliografia specifica dedicata alle patologie ambientali e quelle maggiormente riscontrate all’interno delle abitazioni. La misurazione è effettuata direttamente da Bio-Safe e ha valore legale.
Perché è importante certificare la qualità dell’aria?
L’aria che si respira all’interno di un edificio può essere fino a cinque volte più inquinata rispetto a quella outdoor. Questo perché negli spazi confinati sono molteplici i fattori che possono determinare il rilascio di sostanze nocive per la salute. A partire dalla metà del secolo scorso, sono state create ed immesse nell’ambiente più di 100 mila nuove sostanze di sintesi chimica antropogenica, estranee (sia in termini quantitativi che qualitativi) ai naturali processi evolutivi e di autoregolazione dell’organismo umano col proprio habitat. Molti di questi composti vengono emessi e diffusi nei luoghi confinati dai materiali edili impiegati in fase di costruzione (isolanti, impermeabilizzanti, tinte murali, vernici e impregnanti), altri sono contenuti negli arredi e nei prodotti per la pulizia degli ambienti (profumi e detergenti). Tali prodotti possono interferire sui processi organici umani di sintesi, secrezione e metabolismo fino a provocare nel tempo diverse patologie multisistemiche anche gravi e degenerative.
Cosa è accaduto per le palazzine di Pordenone
Grazie alla consulenza dell’architetto Sabrina Gentilin di Tandem Lab le palazzine di Pordenone sono sicure sotto l’aspetto della qualità dell’aria interna. In particolare, sia in fase di progettazione che di costruzione e collaudo degli edifici è stata eseguita una verifica sul rispetto di precise attenzioni per l’abbattimento delle emissioni nocive. Grande attenzione è posta sulla scelta dei materiali (che hanno dovuto dimostrare valori di tossicità sotto le soglie di legge più severe fra quelle emanate in Europa) e sul processo di cantiere e di posa, aspetto spesso sottovalutato, ma nodale. Ogni alloggio - oltre a essere dotato di geotermia, pompa di calore e pannelli fotovoltaici - è stato dotato di un sistema di sanificazione d’aria al plasma freddo, per la fase di gestione, in cui gli abitanti contribuiranno (loro malgrado) a modificare la salubrità di ciò che si respira dentro le mura di casa.
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