I governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno sempre puntato molto sul settore edile, ritenuto una delle principali scommesse per risollevare l'economia del Paese. Il nuovo governo Draghi raccoglie l'eredità del governo uscente ma fin dai primi momenti dimostra un piglio nuovo, con un approccio differente alla gestione delle risorse economiche e l'obiettivo di contenere gli sprechi. Ciò in un'ottica che guarda al futuro ed alle prossime generazioni.
Le aspettative sono molto alte da parte di tutto il comparto edile, che si aspetta più investimenti e soprattutto semplificazione.
In questo articolo
- I punti del programma
- Infrastrutture e cantieri pubblici
- Transizione digitale
- Transizione ecologica
- Superbonus 110%
- Incentivi per le imprese
I punti del programma
Il programma del nuovo governo è stato presentato il 17 febbraio e tocca diversi punti di forte interesse in questo momento come la sanità, la ricerca e l'istruzione, la cultura, l’innovazione, la digitalizzazione, la transizione ecologica, la mobilità sostenibile, l'equità sociale e di genere.
Sarà rivisto anche il Recovery Plan per un'ottimizzazione nella gestione dei fondi disponibili. In uno dei discorsi pronunciati in fase di insediamento, il neo Premier Draghi parla di una "Nuova Ricostruzione" da avviare facendo un paragone con il dopoguerra.
Stando ai dati presentati dall'Osservatorio dell'Ance il settore delle costruzioni è in sofferenza, le perdite degli ultimi anni sono state importante ed aggravate in seguito all'emergenza sanitaria. Si tratta quindi di una delle problematiche che il nuovo governo dovrà affrontare per la ripartenza.
Infrastrutture e cantieri pubblici
Emergono le prime idee sullo sblocco dei cantieri realizzati con investimenti pubblici e attualmente fermi. Questo dovrebbe rimettere in moto l'economia. Secondo i principi del nuovo programma di governo ciò dovrà essere realizzato mostrando un impegno verso uno sviluppo sostenibile che si avvalga di tecniche che integrano intelligenza artificiale e tecnologie digitali, anche afferendo al settore privato per quanto riguarda competenze innovative che possono costituire un valore aggiunto.
Transizione digitale
La digitalizzazione è uno dei punti chiave del nuovo governo. Il neo Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao dovrà gestire progetti importanti per portare il digitale dove manca. Si prevede l'ampliamento della banda larga, il passaggio al 5g e la digitalizzazione della PA. Anche il settore delle costruzioni è interessato da questo percorso di transizione digitale che si può ottenere attraverso aiuti alle imprese.
Transizione ecologica
Altro importante impegno del nuovo governo sarà la transizione ecologica. Quello che era il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha preso il titolo di Ministero della transizione ecologica con a capo Roberto Cingolani. Un cambio che sottolinea la centralità della tutela dell'ambiente. Un obiettivo da raggiungere attraverso lo stile di vita delle persone ma soprattutto attraverso modelli di produzione energetica ed industriale più sostenibili, il rafforzamento della mobilità sostenibile, la riqualificazione energetica e la protezione delle aree di interesse naturale. Una svolta green che non potrà non avere effetti sul settore dell’edilizia.
Superbonus 110%
Il nuovo governo potrebbe rivedere alcuni dei bonus casa per utilizzare al meglio le risorse disponibili. Tra questi il superbonus 110% rischia di essere ridimensionato dal nuovo esecutivo ma al momento non ci sono notizie ufficiali. Potrebbe anche alleggerire l'attuale iter burocratico necessario per ottenere l’incentivo, semplificare la normativa per eliminare problemi di interpretazione oltre a prolungare ulteriormente la scadenza per massimizzarne le potenzialità.
Incentivi per le imprese
Gli investimenti statali si concentreranno soprattutto sulle attività produttive sostenibili, ci saranno quindi settori da salvaguardare ed altri invece che dovranno mettere in atto un cambiamento per uniformarsi. Gli incentivi alle imprese sono solo un primo passo per dare sostegno immediato, ma in alcuni casi occorre una riconversione in modo che possano trovare nuovo spazio sul mercato per evitare il fallimento.