Rendere attuale una casa costruita negli anni ‘80 può essere una bella sfida. Il gusto dell’epoca era piuttosto marcato per quanto riguarda colori e materiali, per cui possono essere necessari diversi interventi di ristrutturazione con l’obiettivo di dare un aspetto soddisfacente secondo i canoni odierni. Per rinnovare una casa il cui aspetto è fermo al 1980 eseguire una ristrutturazione integrale è la strada che consente di ottenere maggiori cambiamenti, mentre un restyling più leggero permette di attualizzare gli ambienti senza stravolgerli del tutto.
In questo articolo
- Interventi sull’involucro e gli impianti
- Spazi più ampi
- Pavimenti
- Nuova palette cromatica
- Svecchiare un bagno anni ‘80
Interventi sull’involucro e gli impianti
Un aspetto importante da considerare è l’involucro dell’edificio. Una costruzione degli anni ‘80 può richiedere interventi di consolidamento se presenta problemi strutturali oppure se si trova in aree ad alto rischio di terremoti può essere necessario predisporre interventi per l’adeguamento sismico.
In quegli anni inoltre si costruiva senza prestare troppa attenzione all’isolamento termico degli edifici. Per una casa più salubre si può quindi valutare la posa di un cappotto termico o il rifacimento del tetto per edifici unifamiliari o un isolamento dall’interno se si tratta di una appartamento in condominio.
Per quanto riguarda gli impianti, una casa anni ‘80 può richiedere un rifacimento dell’impianto elettrico, idraulico e riscaldamento che darà modo di avere sistemi più efficienti e conseguire un buon risparmio energetico.
Spazi più ampi
In quaranta anni è cambiato il modo di concepire la vita domestica e per soddisfare le esigenze attuali gli spazi hanno bisogno di maggiore ampiezza. Può essere quindi una buona idea demolire qualche parete per unire ambienti come la cucina e la zona giorno, oppure per eliminare un corridoio o una stanza che non si utilizza.
Ogni demolizione naturalmente richiede una valutazione eseguita da un progettista per verificare la fattibilità dell’intervento.
Pavimenti
I pavimenti possono essere uno dei punti deboli di una casa risalente agli anni ‘80. Spesso in quegli anni si posavano piastrelle con motivi decorativi ed effetti sfumati che oggi appaiono obsoleti. A seconda dello stato della pavimentazione si potrà quindi valutare un rifacimento totale dei pavimenti oppure la posa di un nuovo rivestimento sovrapposto, flottante o incollato sopra la ceramica.
Si utilizzava molto anche la moquette che dopo tanti anni difficilmente sarà in buono stato.
Frequenti anche i parquet con effetto lucido e colori scuri o tendenti al rosso che hanno bisogno di essere rinnovati con una lamatura per poi donare loro una finitura più attuale.
Nuova palette cromatica
Nelle case anni ‘8o erano frequenti colori come il crema, il giallo e molto marrone. Sebbene siano ancora oggi colori di tendenza, il modo in cui venivano utilizzati spesso rende gli ambienti bui e poco valorizzati. Tanto per quanto riguarda rivestimenti come piastrelle, carte da parati o boiserie ma anche elementi come le porte interne o i mobili, un po’ di pittura è quello che ci vuole per dare un aspetto rinnovato e più in linea con le tendenze contemporanee agli ambienti. Adottando colori chiari e neutri si otterranno ambienti più luminosi e visivamente più ampi.
Svecchiare un bagno anni ‘80
Piastrelle che vanno dal pavimento al soffitto, sanitari colorati, vasche da bagno usurate sono elementi che spesso si incontrano in una casa che è stata realizzata o ristrutturata negli anni ‘80. Rifare completamente il bagno ideando un progetto che soddisfa le esigenze attuali sia dal punto di vista pratico ed estetico è sicuramente un’opzione da considerare. Se non si ha il budget per dei lavori per modernizzare un bagno di questo genere in maniera rapida si possono adottare soluzioni come dipingere le piastrelle, sostituire la vasca con una doccia, sostituire il lavabo o i sanitari, in modo da migliorare l’aspetto del bagno senza grossi interventi.