Tutti parlano del Superbonus al 110%, ma non dimenticare che c’è anche il Bonus Facciate, messo in campo dal Governo italiano in favore degli interventi su edifici di particolare pregio e più in generale per il miglioramento estetico delle città.
In questo articolo
Bonus facciate
Il Bonus Facciate È un’agevolazione fiscale che puoi consigliare ai tuoi
clienti per operazioni realizzate nel 2020. Sarà riconosciuto il 90% dei costi
sostenuti. Le spese possono riferirsi anche solo alla pulitura o alla tinteggiatura.
Il vincolo è che può essere richiesto esclusivamente per edifici collocati nelle
zone A (il centro storico) o B (il tessuto urbano quasi
totalmente edificato).
L’incentivo infatti è stato concepito per rispondere
alla necessità di supportare il recupero di beni culturali, soprattutto quelli
del patrimonio sotto tutela, che non possono accedere ad altri finanziamenti, come
l’Ecobonus o il Superbonus, perché per ragioni strutturali non sono in grado di
realizzare interventi invasivi e modificare le loro caratteristiche in termini
di isolamento. Per gli altri edifici però resta cruciale agire sulla riduzione
delle dispersioni termiche. Con il risparmio di combustibili sono ovvi i
vantaggi economici per le tasche dei consumatori, ma ne consegue anche la
riduzione degli inquinanti, non secondaria in un’ottica di sostenibilità
ambientale.
Altri incentivi
Se i tuoi clienti vogliono rifare la facciata quindi,
in questo momento vale la pena di suggerire loro di riflettere
sull’opportunità di avviare qualche azione di risanamento, oltreché di
abbellimento. Anche perché, a sostegno del
comparto edile sono fiorite numerose agevolazioni che mettono al centro
l’attenzione all’ambiente, comel’Ecobonus. Questo, per interventi di riqualificazione
energetica, consente di ottenere una
detrazione fino 65% per unità unifamiliari e fino al 75% per condomini, che può arrivare all’85% se si interviene
anche sulla sicurezza dal rischio sismico. È un’opzione molto interessante, da
valutare tenendo presente che si articola in vari tetti di spesa ammessi per
vari tipi di interventi che possono includere anche le facciate.
L’incentivo in assoluto più generoso resta il Superbonus,
che prevede una detrazione del 110% da recuperare nell’arco di 5 anni, non 10
come nel caso dell’Ecobonus e del Bonus Facciate. L’accesso però non è banale e
deve riguardare azioni complesse che includono il doppio salto di classe
energetica dell’edifico. La misura incoraggia
il ricorso a fonti rinnovabili, ma a questo proposito: a chi ti chiede un
parere è bene ricordare che aumentare le fonti rinnovabili a fronte di scarse
prestazioni dell’involucro non è un obiettivo del tutto ragionevole. Riqualificando
l’involucro opaco infatti, è possibile raggiungere fino a 3 salti di classe e anche
solo intervenendo sulle pareti verticali si ottiene il 50% di risparmio di
combustibile.
Bonus facciate, Ecobonus e Superbonus: cosa hanno in
comune?
Il punto più interessante in comune è che per tuti è ammessa
la cessione del credito alle banche o alle imprese che saranno disponibili a
farsene carico. Un altro elemento di congiunzione è che i tre tipi di
detrazione sono ammissibili solo per immobili accatastati e dotati di impianti
preesistenti.
Attenzione però: il Superbonus prevede anche il caso
di demolizione e ricostruzione, sempre che il volume ricostruito sia pari o
inferiore a quello demolito. In questo caso ricorda: è fondamentale che in
comune il progetto venga presentato come intervento di ristrutturazione.