Quando per la prima volta siamo entrati in questo vecchio mulino ad acqua adagiato su uno dei tanti “borri” che bagnano il Valdarno aretino, sulle pareti interne c’erano ancora i vecchi conti del mugnaio: debiti e crediti, chili di farina di castagne e date antiche. Il progetto di restauro e di ricostruzione storica è stato talmente attento, meticoloso, certosino che oggi, dopo tre anni di cantiere, quei conti sono ancora li, sui vecchi intonaci recuperati.
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