Come si fa a ricavare una seconda camera da letto in uno spazio limitato? Riorganizzare gli spazi, soprattutto se piccoli, può essere difficile ma non impossibile, e un buon professionista sarà capace di ripensare la metratura a disposizione e gestirla nel migliore dei modi.
Un nuovo arrivato in casa, la famiglia si allarga, qualcuno che ritorna, o semplicemente il desiderio latente di avere una stanza per gli ospiti dove accogliere gli invitati. Le ragioni sono molte e le soluzioni sono moltissime, eccone alcune.
In questo articolo
- Un letto matrimoniale sopraelevato
- Abbattere le pareti per ricostruirne nuove
- Ciao studio, arriva un bebè
- Separare con librerie e tramezzi
- Soppalcare quando i soffitti sono alti
- Rendere la mansarda abitabile
Un letto matrimoniale sopraelevato
Ci sono casi in cui è impossibile ricavare una seconda stanza senza sacrificare la sala. Quindi a tutti coloro che si trovassero in questa situazione, una soluzione interessante può essere quella di creare una struttura soppalcata su misura in legno che funga da letto matrimoniale. In questo modo, se nello spazio sottostante si pone un divano letto, i posti a disposizione per dormire saranno quattro. Non male per un bilocale.
Questa struttura sfrutta l'altezza in modo intelligente, in quanto il supporto del letto è anche libreria (e scrivania), così non si spreca nemmeno un centimetro.
Abbattere le pareti per ricostruirne nuove
Se l'appartamento misura almeno 50 mq procedere con l'abbattimento delle pareti è una soluzione sensata. Secondo la legge, infatti, le stanze per essere ritenute tali devono avere una superficie di minimo 9 mq. Se ci sono le condizioni e se la nuova camera raggiungerà questa misura, vale la pena iniziare i lavori.
Ogni planimetria è diversa, però in generale, a cedere spazio alla camera da letto supplementare sono la camera esistente e la sala. Nei casi di cucina abitabile, questa può diventare uno spazio unico con una parte dell'antica sala che cede il posto alla nuova stanza.
Ciao studio, arriva un bebè
In molti casi invece, ricavare una stanza significa stravolgere il contenuto di una già esistente. Questo è quello che spesso succede all'arrivo di un bebè. Atteso o meno, se la casa è antecedente al concepimento, di sicuro il suo ipotetico spazio è già occupato da altro. Uno studio, una sala giochi, una piccola biblioteca. La stanza in più è uno spazio che ognuno modella a seconda dei propri interessi.
Nel caso di trasformazione in cameretta, si può dare via libera alla fantasia e giocare con le tonalità chiare, perfette per i bambini. Il bianco, il giallo e il verde sono i colori per non rischiare. Piuttosto si possono decorare le pareti con stickers. L'arredo deve essere pratico, sono molto comodi i fasciatoi per il cambio pannolini, a patto che in un secondo momento possano trasformarsi in mobili per la stanza. Tutti i mobili è preferibile che si pensino in vista di una durata nel tempo e non solo per il periodo in cui i bimbi sono molto piccoli.
Separare con librerie e tramezzi
Mantenere uno spazio unico però ben diviso e funzionale è una delle alternative preferibili se si vogliono evitare lavori importanti.
Un soggiorno, ad esempio, che sfrutta le altezze e le pareti, e che è divisa con un tramezzo dalla camera da letto. Lo spazio è unico, però ogni area domestica ha il suo posto e risulta ben delimitata. Il cartongesso offre un valido apporto quando si tratta di dividere gli spazi.
Soppalcare quando i soffitti sono alti
Quando i soffitti sono alti la parola d'ordine è soppalcare, non ci sono dubbi.
Ricavare una stanza aggiuntiva quando si ha la possibilità di sfruttare in questo modo le altezze (soffitti oltre i 4 m), è un'occasione da non perdere. Le tecniche sono diverse, ma le più diffuse sono legno, muratura e metallo.
La legge definisce un “soppalco con permanenza di persone” come zona calpestabile rialzata rispetto al livello dell'appartamento, costruita in un secondo momento.
Per sapere se si può procedere a soppalcare, bisogna considerare alcune misure, come ad esempio che l'altezza dello spazio sottostante non deve essere inferiore a 210 cm, e la superficie soppalcata non si può estendere oltre 1/3 della superficie totale della stanza. Quando si fa un un'opera di questo tipo, bisogna registrarla al Catasto, poiché la superficie calpestabile dell'immobile aumenta.
Rendere la mansarda abitabile
Se si dispone di un appartamento all'ultimo piano con tanto di sottotetto non abitabile, si possono realizzare i lavori necessari per renderlo abitabile e ottenere così una stanza in più, romantica e indipendente.
Ogni regione ha delle leggi a sé riguardo alle condizioni di abitabilità dei sottotetti, e bisogna tenere presente anche l'estetica del palazzo.
Le normative regionali si riferiscono all'altezza (sempre superiore ai 2 metri) e alle linee di pendenza delle falde, e in generale vi è la possibilità di intervenire sulle altezze di colmo e di gronda. Illuminazione, ventilazione e acustica sono alcuni dei parametri da considerare quando si vuole rendere abitabile una mansarda.