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Un luogo privilegiato di convivialità, riscaldato dal calore di un suggestivo camino, proiettato verso l’esterno ed il cielo romano.
Il progetto ha inglobato una preesistente pensilina che ha determinato la suddivisione del soffitto in due zone: una opaca, massiva; l’altra trasparente, diafana.
La cura dell’illuminazione, con la previsione di differenti scenari d’uso, secondo i moderni principi di lighting design, amplifica le suggestioni dello spazio, impreziosito da oggetti e complementi selezionati con cura.
Semplice la genesi formale dello spazio: un rettangolo, reso più leggero da un moderato aggetto del piano di calpestio, leggibile tanto dall’esterno quanto dall’interno, tramite la realizzazione di una striscia di pavimento in vetro, in corrispondenza delle fioriere longitudinali.
Le strutture in alluminio riciclabile, suddividono le zone vetrate in fasce sovrapposte, in omaggio alla orizzontalità dei paesaggi romani.
Luminosità, trasparenza e leggerezza, in ragione del sistema a taglio termico e alle performance dei vetri, convivono felicemente con comfort e relax.
Per gli arredi ci si è rivolti al marchio “Coincasa”, sposandone la logica di home decoration, facendo propria la combinazione di colori, materiali e prodotti coordinati, in grado di rispecchiare, con accenti contemporanei, il gusto italiano dell’abitare.
Per conferire rigore formale alla facciata si è lavorato sul contrasto cromatico e sull’articolazione chiaroscurale degli elementi decorativi, accentuando il senso del ritmo e di equilibrio tra pieni e vuoti della superficie muraria. Il portico, elemento di mediazione tra interno ed esterno, viene circondato dalle morbide linee concave/convesse delle fioriere, disposte su tre livelli. Le composizioni naturalistiche che potranno essere generate tramite molteplici accostamenti di piante sempreverdi e stagionali, mutevoli in forme e colori, contribuiranno a dare grazia e armonia al complesso, rafforzando il continuum artificio-natura. L’apertura delle nuove finestre centinate nel corpo minuto dell’ex chiesa, l’inserimento delle fioriere, gli elementi decorativi, generano una nuova relazione tra il parco e l’edificio. Si evoca l’atmosfera delle tipiche “casine di delizie” e si convoglia nello spazio confinato l’atmosfera degli ambienti naturali. La scenografia, calibrata nell’uso delle forme e dei materiali, viene ulteriormente impreziosita tramite l’inserimento di una fontana con giochi d’acqua.
Nella redazione del progetto di riqualificazione proposto ho lavorato sull’obiettivo di rendere la struttura “seduttiva” e “accogliente”, al passo con le aspettative della propria potenziale clientela, in grado di stimolare positivamente l’immaginario del cliente, attraverso i volumi architettonici, l’illuminazione notturna, l’outdoor, l’ingresso.
La creazione di un nuovo elemento focale di accoglienza è il punto cardine nella impostazione della nuova distribuzione planimetrica della struttura esistente. La concavità accoglie. La curva diviene l’elemento in grado di raccordare il rigore e la forte presenza massiva dell’edificio col volume minuto e centripeto dell’ex chiesa. Contemporaneamente, lo spostamento della hall nell’estremità ovest del complesso edilizio permette di dare maggiore comfort e ampiezza agli spazi pubblici dell’hotel.
Progetto per la ristrutturazione e l’allestimento di un locale commerciale.
L’ambiente interno si presentava piuttosto amorfo e irregolare, pertanto elemento determinante dell’analisi progettuale è stato il rapporto tra l’immagine che doveva caratterizzare l’allestimento e le peculiarità formali, materiche e simboliche del prodotto commercializzato: il telefono cellulare.
Ho sentito la necessità di utilizzare forme significative che potessero rappresentare un ambiente simbolico, generando una forma sintetica affiorata gradualmente alla mia coscienza, un’immagine di cavità, allusivamente ispirata al padiglione auricolare, un vuoto accogliente, un’architettura “al femminile”.
Una cavità articolata, geometricamente definita da centri generatori, realizzata mediante la stratificazione di elementi orizzontali di differente consistenza materica.
Progetto per la ristrutturazione e l’allestimento di una gioielleria.
Per conferire all’ingresso un’immagine di charme, in grado di stimolare piacevoli suggestioni è stato curato ogni dettaglio dalle finiture, alle luci, agli arredi, ai decori.
Un bagno in stile inglese dai toni tenui e dalla geometria rigorosa.
Filo conduttore del progetto è stato il concetto di dinamismo spaziale, perseguito nell’articolazione fluida di ambienti posti in successione visiva, proiettati verso significativi elementi focali (“object a reaction poetique” di lecorbusierana memoria).
La zona cucina, arredata con i componibili di “Maistri” si tonalizza col “canna di Fucile” dell’ampia cappa artigianale gravante sul tavolo/barbecue. La retroilluminazione del vetro dell’alzata e la brillantezza della resina di “Gobetto” utilizzata per i piani, accentuano i contrasti e la luminosità generale.
Nel bagno padronale l’omogeneità cromatica del rivestimento di Tau Ceramica trova sprazzi di colore nei mosaici “Le Gemme” di Bisazza.