Il primo aspetto della Città nella Natura riguarda il trattamento del confine tra città e campagna. Questa immagine è ancora forte, anche se ciò che Italo Calvino ha definito la “zuppa urbana” della città moderna ha esteso talmente queste zone di confine al punto di rendere le città in qualche modo invisibili. La città è ovunque e da nessuna parte. La zona delle terme della cittadina di Offida (AP) fa parte di un area di intervento strategico in cui è prevista una riqualificazione ambientale (parchi e attrezzature turistico-sportive) ed è all’interno di un cuneo verde di fronte al centro storico. Come metafora per l’elaborazione progettuale l’opera di Lucio Fontana è utilizzato il “Concetto spaziale – Attese”; sono state praticate incisioni fin sotto la coltre vegetale; ricorrendo alla creazione di spazi sotterranei, ed insediati 29.000 mq di superficie coperta nel massimo rispetto per la natura circostante, ottenendo così una perfetta integrazione fra l'ambiente e l'edificato. Risorse sostenibili utilizzate per le specificità climatiche dell'area sono i venti per la ventilazione naturale, la schermatura e la protezione dall'irraggiamento con il verde verticale, l'accumulo di acqua meteorica per il fabbisogno idrico del complesso attraverso il verde di copertura, la fitodepurazione per la depurazione naturale delle acque reflue e le capacità termiche del terreno attraverso tecnologie geotermiche. Il complesso ipogeo è suddiviso nelle seguenti attività:
* Centro congressi composto da: sale riunioni, auditorium (500 posti), sale business, uffici e servizi, galleria espositiva, caffetteria, foyer, per mq. 2000;
* Hotel ad uso del Centro congressi (105 camere mq. 5200);
* Struttura alberghiera turistica composta da: 256 camere, servizi di piano, spazi comuni e di distribuzione, uffici, ristoranti, hall, sale polifunzionali e di soggiorno, attività commerciali (mq. 15550);
* Galleria espositiva e museo del vino (mq. 2900);
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