Il locale si trova nel centro storico di una cittadina piemontese in un antico palazzo ottocentesco tutelato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici.
Il progetto ha previsto la realizzazione di una gastronomia con somministrazione di cibo all'interno dove prima il locale ospitava un laboratorio di fotografia. La sala principale è dominata da una volta a botte alta 5,50 m. che è stata interamente rivestita da pannelli di stagno decorato, tipici dei bistrot nordamericani degli anni 30'; questo tipo di rivestimento veniva usato per preservare i soffitti delle cucine dei ristoranti dall'usura e dal calore; lo specchio inclinato sulla parete retrostante la somministrazione come nelle antiche macellerie e alimentari di paese volutamente riflette il materiale applicato a soffitto contribuendo a dare un maggiore senso di profondità al locale.
Il bancone e la dispensa sono caratterizzati da una struttura in legno scuro che richiama i tipici Bistrot parigini, come anche il tavolo centrale e le sedie in legno, paglia e ferro.
Gli arredi sono stati progettati su misura, coprendo tutta l'altezza disponibile.
Per quanto riguarda l'illuminazione sono stati utilizzati apparecchi illuminanti in vetro di Foscarini Diesel, che a seconda che siano spenti o accesi danno una sensazione metallica in abbinamento al rivestimento usato a soffitto. Nella parte retrostante trovano spazio: la cucina, il bagno ospiti e lo spogliatoio per il personale.
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Photo Filippo Alfero
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