CALDAIE A CONDENSAZIONE:
Le normali caldaie, riescono ad utilizzare solo una parte del calore dei fumi di combustione a causa della necessità tecnologica di evitare la condensazione dei fumi. Nelle caldaie non a condensazione, il vapore acqueo generato dal processo di combustione (circa 1,6 Kg al m3 di gas) viene quindi disperso in atmosfera attraverso il camino: la quantità di calore in esso contenuta, definito calore latente, rappresenta ben l’11% dell’energia liberata dalla combustione ma non riesce ad essere recuperata. La caldaia a condensazione, a differenza della caldaia tradizionale, può invece recuperare una gran parte del calore latente contenuto nei fumi espulsi attraverso il camino. La particolare tecnologia della condensazione consente infatti di raffreddare i fumi fino a farli trasformare tornando allo stato liquido, con un recupero di calore utilizzato per preriscaldare l’acqua di ritorno dall’impianto. In questo modo la temperatura dei fumi di uscita mantiene sempre lo stesso valore della temperatura di mandata dell’acqua, ben inferiore quindi ai 140 -160 C dei generatori ad alto rendimento ed ai 200 – 250 C dei generatori di tipo tradizionale.
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