Oggi, l'home staging è una professione ancora tutta da scoprire. Infatti, vi sono molti dubbi legati ad essa ed all'utilità apportata al momento della vendita di un immobile. A volte, infatti, ci si ritrova dinnanzi a case invendibili, o difficili da commercializzare per mostrarle nel migliore dei modi. È qui che interviene l'home stager, una figura importante al fine di "vetrinizzare" la propria casa e renderla appetibile sul mercato. Per risolvere tutti i nostri dubbi circa l'utilità e la condivisione social di fotografie d'interni, abbiamo deciso di chiedere un parere all'architetto di Torino Evelina de Silva, esperta in Home Staging.
In questo articolo
Come detto in precedenza, l'home staging è una disciplina nuova, che ha come scopo principale quello di riuscire a mostrare nel migliore dei modi un immobile, affinchè risulti appetibile per la vendita. Ma qual è, allora, la differenza con l'interior design?
L’interior design è la progettazione di spazi, arredi ed oggetti d’uso quotidiano all'interno di ambienti privati, pubblici, di lavoro e spazi ricettivi, tali ambienti vengono caratterizzati e personalizzati in base alle richieste del cliente prestando attenzione agli aspetti estetici, ma anche funzionali. L'obiettivo dell’interior designer non è quello di vendere l'immobile, ma creare ambienti vivibili, fruibili, unici e personalizzati.
L'Home Staging, al contrario, è una tecnica di marketing immobiliare finalizzata alla valorizzazione ed alla preparazione di un immobile per la vendita o per l'affitto, con l'obiettivo di velocizzarne la commercializzazione. Si basa su un’analisi precisa del mercato di riferimento nel quale si colloca l'immobile oggetto di studio e sulla verifica del target potenziale interessato all’acquisto della casa.
Ovviamente, l'home staging è un'attività che prende spunto dal mondo dell’interior design nella fase di progettazione dell’allestimento, che avviene utilizzando o sostituendo gli arredi o complementi d'arredo, cambiandone i colori, se necessario, con particolare attenzione alla loro distribuzione interna negli ambienti.
L’home stager mette “in scena” l’immobile e mira a valorizzarne i pregi realizzando allestimenti temporanei e spersonalizzati al fine di vendere o affittare l’immobile il più velocemente possibile.
Una peculiarità dell’home stager è anche quella di utilizzare e realizzare alcuni complementi d’arredo con materiali a basso costo, ma efficaci e di grande impatto ai fini della commercializzazione dell'immobile.
Uno dei principi fondamentali dell'home staging è senza dubbio la spersonalizzazione della casa, intesa come eliminazione di oggetti personali e ridistribuzione di arredi o complementi di arredo, tenendo conto delle potenzialità dell’immobile e del target interessato, oltre alla modifica, se necessario, dei colori degli oggetti e delle pareti.
In un intervento di Home Staging la spersonalizzazione della casa è un aspetto importantissimo. Nel momento della vendita o affitto, la dimora deve risultare appetibile ad un target più ampio possibile e deve emozionare il cliente, portandolo ad immaginare quella casa come se già fosse la sua “futura casa”, arredata con oggetti propri e non vissuti da altre persone.
Un esempio concreto può essere dato da una casa totalmente dipinta di un colore rosso vivo, oppure arredata con troppi oggetti. Queste verranno sicuramente vendute o affittate più lentamente, perché saranno pochi coloro che riusciranno ad immaginare e capire le potenzialità dell’immobile. Bisogna sempre ricordare che la prima impressione è quella che conta e studi di marketing dicono che il cliente sceglie di comprare la casa nei primi 90 secondi della visita.
Precedentemente, abbiamo menzionato la questione dei toni di colore da utilizzare, sempre ai fini di appettibilità della casa. Il consiglio dell'esperta riguarda l'utilizzo di colori neutri per le superfici più grandi quali ad esempio le pareti. Preferire le varie tonalità di bianco, grigio e marrone o, ad ogni modo, colori che ricordino gli elementi naturali come la sabbia, la pietra, la terra, fa in modo che si crei un ambiente accogliente, fresco e rilassato. I colori neutri, inoltre, vengono utilizzati principalmente perché incontrano il gusto di un target più ampio possibile e, di conseguenza, aumentano la probabilità che l'immobile sia venduto o affittato più velocemente.
Per le superfici di medie dimensioni, come copri letti e divani, è consigliato l'utilizzo toni di colore leggermente più intensi, sia caldi (rossi, gialli, arancio) che freddi (blu, violetti, verdi), con piccoli accessori come cuscini, vasi, fiori e quadri con gli stessi colori, ma di tonalità più accese. Queste scelte conferiscono all’ambiente luminosità, freschezza e calore.
Ovviamente, ogni immobile ha caratteristiche "uniche" ed i colori possono variare di molto da un caso all’altro, l'importante è che siano contestualizzati e, soprattutto, in equilibrio tra loro.
Infine, la scelta dei colori è anche in parte determinata dalle caratteristiche dell'immobile come la location (mare, montagna, città) e la tipologia di utenza (microricettività, privati, studenti, ecc…).
L’equilibrio tra scelta degli arredi e l’uso dei colori è una delle carte vincenti che rendono l'Home Staging efficace.
Secondo la nostra esperta, le caratteristiche di un intervento home staging varia a seconda delle dimore in caso in cui ci si trovi dinnanzi a case abitate o meno.
La casa abitata è uno dei casi studio più delicati, in quanto è necessario in primo luogo trasmettere al cliente la consapevolezza che la casa per essere venduta o affittata deve essere spersonalizzata.
È importante che il cliente, seppur legato affettivamente agli oggetti ed agli ambienti che egli considera parti integranti della propria vita, accetti che quella casa verrà abitata da altre persone.
La prima operazione sarà quella di “fare spazio”, attraverso una pratica chiamata decluttering. Eliminare oggetti troppo personali e tenere a disposizione per l’allestimento solo quelli utili a conferire maggiore ampiezza agli ambienti della casa.
Quindi bisognerà riorganizzare la distribuzione interna degli arredi, valutarne i colori e aggiungere qualche complemento al fine di valorizzare l’immobile rendendolo neutro e appetibile ad un target ampio.
Per quanto possibile il mio consiglio è di tenere ordinata e pulita la casa tutte le volte che si dovrà ricevere un possibile acquirente, seguendo le indicazioni dell'home stager. In questo modo, il “visitatore” sarà messo nelle condizioni di immaginare la sua "nuova casa" ed il nostro cliente (il venditore) avrà più possibilità di concludere la trattativa più velocemente, con un risparmio di tempo e denaro da parte di tutte e due le parti interessate alla compravendita.
La parte finale dell'operazione di home staging, è, per l'appunto, la condivisione delle foto, affinchè possano essere viste ed attraggano l'attenzione del compratore.
Per questo, intervengono i social network ed i siti internet che al giorno d'oggi rappresentano canali preferenziali per pubblicizzare e vendere oggetti, immobili e servizi di ogni genere. Questi, possono essere molto efficaci anche per la figura professionale dell’home stager, che aiuta il venditore a velocizzare alcuni passaggi fondamentali della commercializzazione dell’immobile.
La fotografia è certamente una parte fondamentale dell’intervento di Home Staging: è il primo contatto che il potenziale cliente utilizzatore di social network ha con l’immobile.
Un servizio fotografico accurato e preciso, dunque, crea pertanto una vetrina efficace e realistica dell’allestimento eseguito dall’home stager, dando, inoltre, la possibilità al cliente di visualizzare da subito le potenzialità dell’immobile sul proprio device (pc, tablet, smartphone) e, quindi, effettuare una selezione più mirata alle proprie esigenze e più rapida tra tutti gli immobili presenti sul mercato, con notevole risparmiando di tempo.