É firmata dall’architetto Filippo Coltro la ristrutturazione di un'antica barchessa di circa 200 mq, circondata da un bel giardino e situata ai piedi dei Colli Euganei, nella campagna padovana. Obiettivo dell'architetto era plasmare la forma rurale della struttura perché mutasse fino a trasformarsi in una dimora contemporanea con tocchi pop che strizzano l'occhio alla cinematografia. Perché il proprietario della barchessa è un grande cultore dell'agente segreto britannico più famoso di sempre: James Bond, ovvero 007. Per onorare questa passione l'architetto ha disposto sulle pareti bianche una nutrita collezione di locandine originali dei film, mentre nel sotterraneo ha progettato una sala con grande schermo per accogliere gli amici per delle visioni private. All'interno della sala una posizione di tutto rispetto è occupata dalla iconica lampada da terra Fortuny di Pallucco, inventata nel 1907 da Mariano Fortuny e ispirata dai treppiedi delle macchine fotografiche.
In questo articolo
- Lo spazio aperto come concetto
- Colori e materiali, contrasti e congruenze
- Idee e spunti: la ristrutturazione in alcuni dettagli
Lo spazio aperto come concetto
La barchessa era anticamente la dimora del personale di servizio delle ville venete, in cui si potevano peraltro archiviare derrate alimentari e conserve. Come da tradizione, anche questa curata da Coltro presentava un lungo porticato destinato al ricovero degli attrezzi agricoli, struttura sfruttata dall'architetto per mantenere la barchessa ancorata alla sua storia. I portici sono stati chiusi da ampie vetrate diventando la parte centrale della dimora: una luminosissima sala pronta ad accogliere i visitatori. Una caratteristica della ristrutturazione interna è la quasi totale assenza di porte (iniziativa facilitata dal fatto che il proprietario è single e vive da solo) con l'obiettivo di rendere gli spazi fluidi e continui e totalmente rivisitati nella struttura. L'impatto estetico, di grande modernità, non viene smentito dalla presenza delle antiche travi, lasciate a vista, o dell'originaria muratura riportata in vita. Esternamente, il complesso agricolo non ha invece subito grandi trasformazioni, mantenendo ben salda la sua facciata rurale.
Colori e materiali, contrasti e congruenze
L'architetto ha scelto il bianco assoluto, in rispetto dell'uso arcaico (le case dalle pareti bianche erano in Veneto proprio quelle agricole) ma anche con scopi funzionali ed estetici. Come una tela su cui lasciare impresse le passioni del proprietario per il cinema e per connotare con maggiore risalto i pezzi unici e molto colorati scelti per l'arredamento: il tappeto arancione di Sitap, i contenitori gialli dei mattoncini Lego sulla scala, il divano rosso Bocca di Studio65 per Gufram. La pavimentazione non si allontana dalle tonalità neutre: un parquet decapato in rovere fornito dalla storica azienda Cadorin, avvicina ancora una volta la ristrutturazione alla natura agricola della struttura. Tornando all'arredamento, è chiaro che l'architetto abbia voluto giocare sui contrasti: a una storia rurale viene associata in modo irruente la natura contemporanea del tavolo e delle sedie di policarbonato Kartell, del Pig Table di Moooi e del Panton Chair di Vitra. Sulla tavola domina elegantissimo un lampadario veneto di inizi ‘900, acquistato da un antiquario. La fastosità delle forme e dei materiali ritorna nelle sedie in stile neobarocco rivestite in tessuto con disegni dipinti a mano Fiammetta e prodotte da Creazioni, brand del gruppo Silik (manifattura italiana specializzata nella produzione di mobili di design).
Idee e spunti: la ristrutturazione in alcuni dettagli
L'ingresso alla dimora avviene direttamente nel living, una zona a forma di L che riesce così a mantenere distinte le due aree destinate a questo spazio: la zona conversazione e la zona pranzo. L'area pranzo si collega direttamente alla cucina evitando l'uso di porte e creando una fluida continuità tra gli ambienti. L'area living si struttura in modo vario anche in verticale, con due livelli, e catturando l'attenzione su un elemento progettato direttamente dall'architetto, il camino, la cui canna fumaria attraversa il soppalco fino al tetto. Quest'area della casa si apre tramite vetrata allo spazio esterno, curato e attrezzato. In cucina invece troviamo una struttura a C in cui è presente il piano cottura a induzione, il lavello e il piano lavoro. Le colonne dei forni, il frigo e la grande dispensa occupano tutta una parete, a sottolineare l’altra grande passione del proprietario: il cibo e il buon bere. In questa stanza le passioni si incontrano, vista la presenza di un oggetto che evoca immediatamente James Bond: una cassa di Bollinger 007, edizione limitata creata per l’uscita di uno dei film della serie.
All'area notte si giunge dal soggiorno, attraverso una scala in resina bianca. Questa zona presenta due camere da letto e due bagni, un arredamento glamour e una grande passione per il design.