La pulizia del camino è una manutenzione da fare spesso se lo si utilizza frequentemente. Rimuovere fuliggine e fumo che si sono solidificati e fissati alle pareti della canna fumaria è qualcosa che non può essere rimandato.
Si tratta di un lavoro che richiede una certa manualità ed attrezzature specifiche per cui per la pulizia approfondita del camino è preferibile affidarsi alle competenze di un tecnico specializzato, ovvero lo spazzacamino.
Capire quando è necessario pulire la canna fumaria del camino permette di evitare spiacevoli inconvenienti. Ci sono una serie di campanelli d'allarme a cui prestare attenzione, se si presentano bisogna correre ai ripari al più presto.
In questo articolo
- Prevenire è meglio che curare
- Quando il camino non si accende facilmente
- Quando il fumo riempie gli ambienti
- Quando si producono cattivi odori
- Quando cade della fuliggine
Prevenire è meglio che curare
I depositi di fuliggine sono un materiale altamente infiammabile e la loro presenza nella canna fumaria potrebbe causare pericolosi incendi oltre a penalizzare l’efficienza del camino impedendogli di riscaldare appropriatamente gli ambienti.
Secondo la norma UNI 10683 la pulizia della canna fumaria per i camini deve essere eseguita ogni 40 quintali di legna bruciata.
Inoltre, la pulizia della canna fumaria dei camini dovrà essere eseguita da uno spazzacamino con una licenza regolare che al termine rilascerà un certificato di conformità. Effettuare tutta la manutenzione del camino nel rispetto delle normative consentirà di avere la dovuta tutela nel caso di incendio della canna fumaria.
Quando il camino non si accende facilmente
L’aria calda prodotta dalla combustione in parte viene diffusa nell’ambiente, in parte tende a salire verso l’alto per uscire attraverso la canna fumaria. Questo movimento viene favorito dall’ingresso di aria fredda dal comignolo per cui si crea una differenza di temperature che favorisce l’espulsione. A prova di questo, le giornate più fredde sono quelle in cui il camino ha una resa migliore.
Quando la canna fumaria è bloccata da residui al suo interno, questo fenomeno non accade e il fuoco fatica a rimanere acceso, anche perché la funzione della canna fumaria, oltre all’evacuazione dei fumi, è quella di far entrare aria e quindi ossigeno per alimentare la combustione. Una prova da fare è provare ad aprire una finestra, se in questo modo la situazione migliora il problema potrebbe essere proprio lo scarso tiraggio del camino.
Quando il fumo riempie gli ambienti
Un altro fenomeno che si origina quando la canna fumaria è sporca è la propagazione del fumo prodotto dalla combustione all’interno della casa. Invece che salire verso l’alto ed uscire dal camino, non trovando via di uscita il fumo ritorna indietro invadendo l’ambiente domestico con tutti i fastidi del caso come lacrimazione e tosse. Se non bastasse, oltre ad essere particolarmente fastidioso, il fumo è anche tossico per cui bisogna assolutamente intervenire per risolvere. Appena si nota che accendendo il camino il fumo non sale verso l’alto bisogna quindi ispezionare la canna fumaria.
Quando si producono cattivi odori
Un altro chiaro segnale di allarme è la fuoriuscita di un forte cattivo odore dal camino. Non è il semplice odore di fumo che si produce normalmente quando il fuoco è acceso, ma un odore acre che riempie in modo invadente tutta la casa. Questo fenomeno si produce a causa di un’ostruzione della canna fumaria per cui anche in questo caso la pulizia della canna fumaria deve essere eseguita al più presto.
Quando cade della fuliggine
La fuliggine si presenta come un composto scuro di carbone e catrame che si crea lentamente all’interno delle pareti del camino e della canna fumaria. Quando si accumula in grande quantità di fuliggine si formano i cosiddetti creosoti e capita che qualche pezzo, anche di grosse dimensioni, si stacchi piombando sul pavimento del camino o fuoriuscendone. Può accadere sia quando il camino è spento sia quando è acceso. Questo è un chiaro segnale che la canna fumaria deve essere pulita. Infatti, per la composizione di cui sono fatti, questi sedimenti sono soggetti all’autocombustione quando si scaldano, con la possibilità di dare origine ad un vero e proprio incendio.
4 anni fa
ottimo e esauriente articolo.