BE FOR BE
L’idea progettuale nasce dalla volontà di valorizzare i luoghi attraversati dai percorsi storici, culturali e spirituali riuscendo al contempo ad offrire al pellegrino e al turista un riparo adeguato dopo una giornata trascorsa a camminare. Un ostello che diventi parte integrante dell’esperienza fisica e spirituale e che aiuti chi lo vive a sedimentare i momenti importanti della giornata appena trascorsa: una meta accogliente e rigenerante fin dal primo contatto visivo; un punto di partenza, ricco di significati, e di buon auspicio per la tappa successiva. La composizione architettonica si fonda sullo studio di un modulo caratterizzato dall’elevata standardizzazione costruttiva, con dimensioni che ne permettano il trasporto anche su gomma e facilmente posizionabile sul sito interessato dalla costruzione al fine di garantire una estrema flessibilità di configurazioni formali. L’irrigidimento della struttura in legno è garantita da un sistema di incastri angolari a secco maschio femmina tipo blockbau, privi di resine fenoliche, e dall’utilizzo di cavicchi in legno duro al posto di chiodi o viti in metallo. . Il legno così utilizzato potrà, infatti, essere recuperato totalmente: riusato, riciclato e/o reintrodotto nella filiera produttiva per assolvere a nuove funzioni: carta, arredamento, imballaggi o compostaggio. Utilizzare la materia prima riuscendo a non contaminarla con agenti chimici ha anche una ragione etico-architettonica. Si ritiene, questa, l’unica strada per riuscire ad amplificare le sensazioni derivate dallo stretto contatto con il legno: sentirne il profumo, vederne i cambiamenti cromatici e toccarne superfici ogni giorno diverse. Nello specifico, è stato preso in esame un terreno caratterizzato da differenti livelli di quota, ispirato ai boschi dei Colli Albani sulle pendici del lago di Nemi in provincia di Roma. Il progetto quindi si espande, potendo coinvolgere un contesto, ed esplora anche le possibili condizioni al contorno dell’Ostello che da luogo di sosta lungo il cammino diventa luogo del cammino. Troviamo così una passerella che collega diverse palafitte sopra le quali troviamo gli insediamenti modulari e le piazze usufruibili anche dai residenti della zona per ospitare piccole attività commerciali ambulanti, a servizio dei pellegrini, legate alle tradizioni alimentari o artigianali proprie del luogo. L’impianto dell’Ostello ci accoglie con un primo modulo ospitante la reception ed un piccolo punto ristoro per poi proseguire dentro al bosco fino a raggiungere gli insediamenti abitativi rispettivamente sviluppati su due e tre piani per un totale complessivo di mq. 150,0 lordi. Gli interni del modulo sono studiati per coinvolgere i sensi: dalle pavimentazioni con diverse caratteristiche visive, tattili ed acustiche in base alle funzioni fino al rivestimento delle pareti, anch’esso in legno. Anche l’arredo viene interpretato sotto forma di spazio modulare, flessibile nel suo posizionamento e nel suo utilizzo, con strutture, realizzate in tubolari di ferro, che possono essere facilmente trasportate ed inserite all’interno del modulo. L’interior design si spinge poi fino al dettaglio individuando contenitori, contro-pareti impiantistiche fino ad individuare i punti luce installati sopra la scrivania, pensati in posizioni che agevolano sia i destromani che i mancini. Particolare attenzione è stata rivolta, anche, alla percezione degli spazi e delle funzioni introducendo numeri e simboli fortemente indicativi.
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