Il caldo è ormai arrivato e l'afa è proprio dietro l'angolo! Se ancora non ci avevi pensato, è probabile che in questi giorni ti sia gettato a capofitto nella scelta di un nuovo condizionatore per rinfrescare casa. La fretta però, è spesso cattiva consigliera, per cui fermati un attimo e prenditi il tempo necessario per valutare quale modello sia più adatto alle tue esigenze. Meglio un condizionatore portatile o uno split a parete? Scopriamolo insieme!
In questo articolo
- Condizionatori fissi e portatili
- Il sistema canalizzato
- La tecnologia Inverter
- Quale potenza?
- Sistema di filtraggio e manutenzione
Condizionatori fissi e portatili
I condizionatori fissi sono convenienti perché consumano meno ed hanno un maggiore potere rinfrescante, inoltre, garantiscono la massima silenziosità grazie all'installazione esterna della macchina contenente il compressore. Questi modelli però, possono essere installati soltanto da un tecnico qualificato, intervento il cui costo può anche superare i 250,00 euro.
I condizionatori portatili funzionano senza alcuna unità esterna e questo fattore è proprio il loro più grande punto di forza. Essi sono pratici da utilizzare e facilmente trasportabili da una stanza all'altra. I loro difetti più grandi? L'alta rumorosità e la necessità di posizionare comunque un tubo attraverso il quale scaricare all'esterno l'aria calda.
Il sistema canalizzato
Un impianto di condizionamento climatizzato permette una perfetta ed omogenea distribuzione dell'aria fresca tramite una serie di tubature e canaline che percorrono tutti gli ambienti della casa.
A fronte di un maggior valore estetico, questo sistema implica una spesa nettamente superiore rispetto a quella sostenuta per un climatizzatore tradizionale. Inoltre, mentre è piuttosto semplice progettare e realizzare tale impianto in una casa di nuova costruzione, all'interno di un immobile già esistente sarà necessario realizzare controsoffitti o travi in cartongesso per nascondere le tubature, a meno che non si desideri esporle!
La tecnologia Inverter
Il dispositivo Inverter consente di far lavorare il condizionatore a potenza variabile in base alla temperatura dell'ambiente. Ciò consente di raggiungere in breve tempo la temperatura desiderata, che verrà poi mantenuta stabile grazie ad una regolazione continua. Se messa a confronto con il vecchio sistema on/off , la tecnologia inverter offre un comfort ottimale e riduce i costi energetici del 30%.
Quale potenza?
Per un corretto funzionamento del climatizzatore, è molto importante progettare il giusto dimensionamento dell'impianto. La potenza di un condizionatore si misura in BTU (British Termal Unit) ed il calcolo sfrutta un semplice rapporto matematico.
Indicativamente, per una stanza di 25-30 mq, la potenza del condizionatore deve essere intorno a 9.000 BTU. Per una metratura di 35-40 mq, invece, il valore deve crescere fino ad arrivare a 12.000 BTU. Infine, una potenza di 18.000 BTU è consigliata per locali con dimensioni superiori a 40 mq.
Sistema di filtraggio e manutenzione
Tutti i climatizzatori sono dotati di filtri d'aria antiodore, antipolline ed antibatterici: essi raccolgono le impurità dell'aria (tra cui virus e batteri) risultando molto utili per chi soffre di allergie. La mancata sostituzione dei filtri provoca necessariamente un calo nella resa del condizionatore, ma soprattutto, favorisce lo sviluppo e la proliferazione di batteri, muffe e funghi all'interno del dispositivo.
L'operazione di manutenzione dei condizionatori richiede pochi minuti e include il lavaggio periodico del prefiltro e la sostituzione frequente dei filtri veri e propri. Anche l'unità esterna deve essere pulita, smontando la griglia di protezione ed eliminando la polvere accumulata sulle pale.
Per questioni relative alla sicurezza, è necessario rivolgersi a tecnici specializzati ed effettuare almeno ogni due anni un controllo delle unità.
7 anni fa
avrei voluto leggere anche del condizionatore fisso senza unità esterna ( tipo UNICO di Olimpia)
Grazie
Giusy